Gran Sasso a pagamento: parcheggiare costa 5 euro

Da domani sosta regolamentata sulla strada di Campo Imperatore e nel piazzale Il sindaco: "Basta con l’occupazione selvaggia, bisogna utilizzare la funivia"

L’AQUILA. Il Comune e il Centro Turistico del Gran Sasso dicono basta alla sosta selvaggia. Per scoraggiare gli avventori motorizzati della montagna aquilana, soprattutto quelli indisciplinati, da domani chi vorrà parcheggiare a Campo Imperatore dovrà pagare un biglietto unico del costo di 5 euro. La novità è stata annunciata dall’amministratore unico del Centro Turistico Gran Sasso Fulvio Vincenzo Giuliani e dal sindaco Massimo Cialente durante la presentazione delle offerte della stagione estiva, che partirà da domani fino al 15 settembre. E allo studio dell’amministrazione comunale, come anticipato dall’assessore alle infrastrutture del Gran Sasso Pietro Di Stefano, c’è anche l’accesso limitato, sulla scorta di quello che avviene in altre aree protette. Insomma, per parlare di rilancio della montagna, bisogna anche imparare a rispettarla.

LA SOSTA SI PAGA. Diventano a pagamento sia le aree di sosta a monte che a valle, subito dopo la sbarra che dopo Fonte Cerreto delimita la strada che porta in quota. A controllare e gestire il viavai di auto e moto ci penseranno due parcheggiatori. Il biglietto costerà 5 euro, sia se si parcheggia per pochi minuti che per tutta la giornata. «Questa regolamentazione», ha spiegato Giuliani, «si è resa necessaria perché la sosta selvaggia è diventata non più tollerabile. Il piazzale di Campo Imperatore, ma anche i prati e persino l’uscita della funivia vengono invasi dalle auto, senza alcun rispetto per l’ambiente e per il codice della strada». Per i sindaco Cialente «la montagna va rispettata e non inquinata. E poi c’è la funivia, che funziona regolarmente e il cui uso va incentivato, anche con le corse serali, dato che ora è illuminata. E si pagherà la sosta anche durante le manifestazioni».

STAGIONE ESTIVA. Rendere fruibili e organizzate tutte le attività già presenti sul Gran Sasso. Il Ctgs ha creato una rete, partendo dall’offerta per la stagione estiva, per attrarre turisti, appassionati, associazioni, ma anche famiglie. È stato aperto un punto informativo con biglietteria a Campo Imperatore e si potrà usufruire di visite guidate sia per l’Osservatorio astronomico che per il Giardino botanico alpino. E ancora: escursioni in collaborazione con il collegio Guide alpine regione Abruzzo e cicloturismo in mountain bike, grazie alle guide nazionali e al parco-mezzi di 20 bici recentemente acquistate, comprese quelle a pedalata assistita.

NUOVI IMPIANTI. Ci sono 14,6 milioni ripartiti in due annualità e, se si spenderanno, ne arriveranno altri 20. «Mai avuto tanti soldi per il Gran Sasso», ha commentato l’assessore Di Stefano, «che ci permetteranno di avere pronti, per la prossima stagione, l’ostello e la nuova seggiovia delle Fontari e l’anno prossimo l’albergo di Campo Imperatore e i sottoservizi. Poi si procederà con il secondo accesso alla stazione sciistica, indispensabile anche per motivi di sicurezza, con gli impianti di Montecristo e il collegamento Fossa di Paganica-Scindarella. Il tutto d’accordo con il Parco, che dopo 14 anni sta per approvare il suo piano che, di fatto, sblocca anche il piano d’area del Gran Sasso. Verrà rifatto il bando per la gestione delle strutture ricettive e pretenderemo selezione e qualità del servizio offerto». Il sindaco Cialente ha ribadito la strada della privatizzazione, di cui si discuterà la prossima settimana con la Struttura tecnica di missione, Invitalia e la Regione. «Il bando tra qualche mese, e quando arriveranno i privati il Centro turistico verrà messo in liquidazione».

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