Grandi rischi, Draquila sarà usato come provaBoschi: 'Non avevamo poteri'

Si è aperta subito con schermaglie procedurali l'udienza relativa al processo ai sette membri della Commissione Grandi Rischi. I giudici sono riuniti in camera di consiglio per stabilire se acquisire come prova il film Draquila, documentario sul terremoto realizzato da Sabina Guzzanti

L'AQUILA. Nel corso dell'udienza di oggi del processo alla commissione Grandi rischi, dopo circa un'ora di camera di consiglio, il giudice Marco Billi ha deciso sulle istanze emerse nelle prime ore di dibattimento. Alla fine ha ammesso tutte le prove ma ha negato le trascrizioni dei dvd con i telegiornali pre e post 6 aprile 2009.

Ammesso come prova anche il film Draquila di Sabina Guzzanti, ma solo nella parte dell'intervista relativa a Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Decisa anche una postazione fissa per gli operatori e i fotografi che riprendono il processo. Ogni parte, teste o avvocato, potrà negare l'autorizzazione a essere ripreso.

L'udienza relativa al processo alla Commissione Grandi Rischi che vede alla sbarra i sette componenti, tra cui scienziati ed ex vertici della protezione civile nazionale, accusati di aver fornito dopo la riunione del 31 marzo 2009 - a cinque giorni dal tragico sisma che causò la morte di 309 persone - rassicurazioni e notizie "imprecise, incomplete e contraddittorie" sull'evoluzione del sisma in un territorio che già da mesi era alle prese con un evidente sciame si era aperta questa mattina con schermaglie procedurali prprio sull'ammisione di Draquila come prova e sulla possibilità o meno di riprendere imputati e processo.

I sette componenti della commissione sono accusati di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali. All'udienza di oggi sono presenti oltre a Bernardo De Bernardinis, all'epoca vice capo della Protezione civile nazionale, Mauro Dolce, direttore dell'ufficio rischio sismico della Protezione Civile ed Enzo Boschi, all'epoca presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

BOSCHI SI DIFENDE "Ci sono gli assessori comunale, provinciale e regionale che gestiscono localmente il sistema della protezione civile. La commissione Grandi rischi deve soltanto riferire e io non ho nessun potere operativo", ha detto l'ex presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, componente dell'organo consultivo della presidenza del Consiglio in questi giorni sotto processo, all'Aquila, parlando con i cronisti fuori dall'aula C del tribunale del capoluogo.

Boschi ha ammesso che "la commissione avrebbe dovuto indicare misure di prevenzione", ma ha anche sottolineato che "la popolazione avrebbe già dovuto saperle". Delle istituzioni locali nessuno mi ha chiesto niente, solo la Stati (Daniela, all'epoca assessore regionale alla Protezione civile, ndr) voleva sapere se era possibile prevedere i terremoti.

Interrogato dai cronisti sul perchè abbia firmato il verbale del 31 marzo dopo il terremoto, Boschi ha risposto che "era la prima volta che mi capitava, ma quelle cose più o meno le avevo dette e alla riunione c'ero stato. Il verbale comunque lo considero irrilevante proprio perché fatto dopo il sisma". Sul processo in corso, Boschi ha affermato: "penso e spero di essere assolto e che con questo processo si capisca una volta per tutte che l'Italia è ad altissimo rischio sismico, un rischio che viene da costruzioni pessime. Dall'Abruzzo fino alla Sicilia orientale - ha ribadito - si possono avere eventi di magnitudo 7. Da questo processo spero si risolva questo problema".

Il processo si sta svolgendo in un clima meno teso delle precedenti udienze e vede la presenza di numerosi familiari delle vittime, tra cui il presidente dell'associazione 309 martiri, Vincenzo Vittorini. Gli altri imputati sono Franco Barberi presidente vicario della commissione Grandi rischi; Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto case, e Claudio Eva, ordinario di fisica dell'Università di Genova.

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