il caso collarmele

«Grifoni uccisi dalle pale eoliche»

Gli ambientalisti: arrivati i risultati degli esami, no ad altre centrali

COLLARMELE. «I grifoni uccisi dalle pale eloche». Lo sostengono Daniele Valfrè e Stefano Allavena, rispettivamente responsabili di Altura Abruzzo (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro Ambienti) e Lipu Abruzzo (Lega protezione uccelli).

«Da pochi giorni sappiamo con certezza che i due grifoni trovati morti il 3 marzo sotto gli aerogeneratori della gigantesca centrale eolica di Collarmele sono stati fatti a pezzi dalla collisione con le pale rotanti» affermano Valfrè e Allavena «infatti l’Istituto zooprofilattico di Teramo ha fatto sapere i risultati dell’autopsia, dalla quale risulta che la causa della morte è stata un trauma provocato da un corpo tranciante e lacerante. Il che significa impatto con le pale rotanti. E questo mette fine alle supposizioni di morte per avvelenamento. Tesi assurda visto il luogo del rinvenimento e lo stato delle carcasse. Temiamo che questo non sia un caso isolato. Infatti una decina di giorni dopo, sempre nella centrale eolica, è stata trovata un’ala di grifone con attaccato un pezzo del corpo. In questo caso non è stato possibile risalire alla causa, ma è lecito pensare che il motivo più probabile sia, ancora una volta, l’impatto con una pala rotante».

«Questa zona» proseguono Valfrè e Allavena «è poi un’importante rotta migratoria per diversi uccelli. Ancora una volta ci chiediamo come il Comitato per la valutazione dell’impatto ambientale della Regione Abruzzo abbia potuto autorizzare una centrale eolica in una zona di così rilevante importanza per specie di uccelli rari e particolarmente protetti e che impattano facilmente con le pale eoliche. Ci chiediamo se questo massacro dovrà ancora continuare per molto e siamo vivamente preoccupati anche perché nella zona c’è il grosso rischio della realizzazione di altre centrali eoliche altrettanto pericolose».

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