Ignorati i fratelli Durante Polemica a Tagliacozzo

Il corteo del 25 aprile non si ferma davanti alla lapide dei 2 eroi uccisi dai nazisti A Capistrello un commosso ricordo del compianto Romolo Liberale

CAPISTRELLO. La testimonianza dei martiri della libertà è stata ricordata in tutta la Marsica con numerose cerimonie dedicata alla ricorrenza del 25 aprile. Polemiche a Tagliacozzo dove il corteo non ha fatto tappa davanti alla lapide dei martiri fratelli Durante.

Commuovente la manifestazione di Capistrello dedicata ai 33 martiri durante la quale è stata ricordata la figura del poeta marsicano Romolo Liberale scomparso lo scorso ottobre, una delle figure più segnificative della cultura sulla Resistenza. Il sindaco Antonino Lusi ha sottolineato la necessità di riprendere in mano la testimonianza dei martiri per la libertà. Sono intervenuti Antonio Rosini dell’Anpi, l'onorevole Filippo Piccone, il vice presidente del consiglio regionale Giovanni D'Amico, il consigliere provinciale e sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, il consigliere Felicia Mazzocchi e i primi cittadini di Luco e Castellafiume.

A Tagliacozzo ha fatto discutere la scelta di accorciare il percorso del corteo che negli ultimi anni faceva tappa in via dell'Oriente, davanti al monumento dei fratelli Bruno e Mario Durante barbaramente trucidati dai nazifascisti e tenuti prigionieri a Tagliacozzo e dei martiri Luigi Consoli e Luigi Del Monaco. «Come cittadino di Tagliacozzo», ha affermato l'ex assessore alla Cultura e iniziatore di questa tradizione, Domenico Amicucci, «avrei desiderato che la commemorazione fosse rimasta, in omaggio a questi eroi che nel nostro territorio hanno trovato la morte. L'attuale sindaco ha portato avanti con convinzione questa commemorazione utile a riscoprire il valore della Resistenza nel nostro territorio, ed è strana la decisione di interromperla». Il sindaco Maurizio Di Marco Testa, ha sottolineato che «solo una parte di persone raggiungeva le lapidi in corteo». Si trovano infatti fuori mano, «conta il simbolo e contano i valori, che rimangono, e non l'apparenza».

Ad Avezzano il sindaco Gianni Di Pangrazio ha ricordato l'importanza del sacrificio dei "martiri per l'Italia". «Oggi», ha affermato il primo cittadino, con al fianco associazione, autorità civili, militari e religiose, «non c’è spazio per i gufi o per chi vagheggia secessioni».

A Celano, dopo il raduno in piazza San Giovanni e dopo la messa, c'è stata la deposizione della corona al monumento dei caduti.

A Pescina, l'amministrazione guidata da Maurizio Di Nicola, con una solenne cerimonia ha commemorato Luigi Cianciusi e Luigi Ruggeri, trucidati barbaramente dai nazisti il 2 giugno del 1944.

Pietro Guida

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