fondazione carispaq e il volume di bedeschini 

Il libro che manca da tre secoli ritrovato a Parigi e acquistato

L’AQUILA. La Fondazione Carispaq ha presentato il prezioso volume di disegni di Francesco Bedeschini, pittore e architetto barocco operante in Abruzzo nel XVII secolo. Il volume, datato alla fine del...

L’AQUILA. La Fondazione Carispaq ha presentato il prezioso volume di disegni di Francesco Bedeschini, pittore e architetto barocco operante in Abruzzo nel XVII secolo. Il volume, datato alla fine del ‘600, torna all’Aquila dopo tre secoli grazie all’acquisizione fatta dalla Fondazione sul mercato antiquario internazionale.
Il ritrovamento si deve alle ricerche sul campo dei professori del Dipartimento di Scienze umane dell’Università Michele Maccherini e Luca Pezzuto, che hanno reperito il volume in Francia durante i loro viaggi e le fasi di studio per l’organizzazione di un evento espositivo sui disegni e le opere di Giulio Cesare Bedeschini e di suo figlio Francesco. La Fondazione Carispaq ha accolto con grande entusiasmo e disponibilità il suggerimento all’acquisto e ha reso possibile il ritorno in città proprio uno di quei 121 libri di disegni citati nel testamento dell’artista (gennaio 1695), che dopo il terremoto del 1703 furono venduti dagli eredi. Dopo un passaggio sul mercato romano, di questo patrimonio si persero quasi totalmente le tracce e molti volumi furono smembrati; a parte fogli sciolti dispersi per tutto il mondo in collezioni private e pubbliche (Metropolitan Museum of Art e Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum di New York, Musée des Arts Décoratifs di Parigi), fino a oggi se ne conoscevano integri solamente due, conservati in una sede prestigiosa come il Victoria and Albert Museum di Londra.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri, il rettore Edoardo Alesse, la soprintendente Cristina Collettini, la direttrice del Munda Federica Zalabra e i professori Michele Maccherini e Luca Pezzuto. «Grazie all’iniziativa della Fondazione Carispaq», afferma Taglieri, «torna all’Aquila da Parigi, dopo trecento anni, un’importante testimonianza di uno dei più grandi artisti del XVII secolo operanti in Abruzzo, Francesco Bedeschini, erede della più numerosa ed influente bottega artistica della città fondata dal padre Giulio Cesare. Con questa acquisizione la Fondazione Carispaq conferma il suo ruolo e il suo impegno per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Inoltre quest’operazione rappresenta un primo momento di un percorso, sostenuto dalla Fondazione, di riscoperta di questa famiglia di artisti che avrà il suo culmine in una grande mostra prevista per la primavera del prossimo anno». Previste iniziative culturali propedeutiche tra cui un ciclo di conferenze di avvicinamento alla mostra.