Il parroco che striglia i politici

Oricola, don Andrea ai candidati sindaci: pensate a chi ha perso il lavoro

ORICOLA. Don Andrea scrive ai candidati sindaci: «Il bene comune non può essere amministrato con leggerezza». A una settimana dalle amministrative il parroco di Oricola, don Andrea De Foglio, ha inviato una lettera ai quattro aspiranti primi cittadini – Andrea Iadeluca, Vincenzo Mini, Mario Prosperi e Antonio Paraninfi – per invitarli a riflettere sull'importanza del loro futuro mandato. «Questi che stiamo vivendo sono tempi faticosi per le difficoltà economiche sempre più gravi e per la mancanza di fiducia verso le istituzioni», ha scritto don Andrea, «esiste un disagio che non può essere sottovalutato perché sta producendo effetti negativi a tutti i livelli nella società ed è il momento di rimboccarsi le maniche, gettare le fondamenta per costruire un rinnovamento e un futuro che poggia su programmazioni serie, tenendo in considerazione anche quelle correzioni che servono per frenare definitivamente quei “campanilismi” che tanto male hanno prodotto e continuano a produrre alla nostra comunità». Per il parroco «servire questa comunità significa farsi attenti alle sue necessità, alle sue aspettative: è la grande scommessa su cui si gioca la credibilità di ogni amministratore. Servire e non servirsi del "potere" che vi sarà dato dal voto di fiducia di uomini che vorranno affidare molte speranze su ciascuno di voi. Il bene comune non può essere amministrato con leggerezza: ogni scelta deve essere ben analizzata, costi e aiuti devono essere calcolati sulla base dei reali bisogni della popolazione. Bisogna guardare con amore le famiglie che in questi mesi si sono viste depauperare la dignità a causa della perdita del lavoro; nuclei familiari che sono stati costretti a chiedere sostegno per garantire pane ai propri figli. C’è bisogno di guardare dentro la realtà in cui viviamo e non solo vedere la superficie». Il consiglio che il giovane parroco di Oricola da ai candidati è quello di «servire e favorire la condivisione: su questo i cattolici che si impegnano in politica sono chiamati a rendere una testimonianza unica, concreta, edificante e i cattolici elettori hanno il dovere di vigilare». (e.b.)

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