Il pm: così i direttori aiutarono Lande

Carispaq, truffa del Madoff dei Parioli: ecco tutte le accuse agli indagati aquilani
L'AQUILA. Hanno aiutato Lande, il «Madoff dei Parioli», a compiere in Carispaq le grandi operazioni bancarie alla base della megatruffa. Così il pm Luca Tescaroli inchioda i tre indagati aquilani nell'inchiesta romana sul maxi-raggiro ai danni di personaggi vip della capitale.
I tre direttori dell'agenzia 1 della Carispaq in corso Vittorio Emanuele 299 a Roma, ai quali è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, sono Maria Gabriella Valentini, di 58 anni, originaria di Tagliacozzo, (direttore della filiale tra marzo 2000 e febbraio 2006), Roberto D'Alessandro, di 50 anni (responsabile dell'agenzia da marzo 2006 a maggio 2009) e Marco Maddalena (a capo della Carispaq capitolina da giugno 2006 a oggi).
Per il pm Tescaroli i tre avrebbero chiuso un occhio e consentito al gruppo Lande operazioni bancarie eseguite attraverso la loro società abusiva, la Eim Inc. Per l'accusa, i tre non solo non hanno fatto nessun accertamento, come avrebbero dovuto, per identificare le società intestate al Madoff capitolino, senza verificare la clientela. Altra contestazione è quella legata all'omissione nella segnalazione di operazioni sospette. Movimenti milionari e svuotamento di conti correnti verso l'estero che, secondo la Procura, avrebbero agevolato l'attività di «raccolta del risparmio e abusivismo finanziario» posti in essere dagli arrestati «attraverso le società Eim».
Nello specifico, per l'accusa, la Valentini ha permesso «movimentazioni finanziarie di ingentissimo valore, non inferiore a 16 milioni e 800mila euro in entrata e in uscita, per il periodo da dicembre 2004 a febbraio 2006, in assenza di plausibile giustificazione economica, omettendo le segnalazioni di operazioni sospette imposte dalla normativa antiriciclaggio». A D'Alessandro, nella sua reggenza, vengono contestate operazioni da 64 milioni e 200mila euro, mentre a Maddalena movimenti non inferiori a 6,2 milioni. Il tutto con l'aggravante di aver aiutato un «gruppo criminale organizzato».
I tre direttori dell'agenzia 1 della Carispaq in corso Vittorio Emanuele 299 a Roma, ai quali è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari, sono Maria Gabriella Valentini, di 58 anni, originaria di Tagliacozzo, (direttore della filiale tra marzo 2000 e febbraio 2006), Roberto D'Alessandro, di 50 anni (responsabile dell'agenzia da marzo 2006 a maggio 2009) e Marco Maddalena (a capo della Carispaq capitolina da giugno 2006 a oggi).
Per il pm Tescaroli i tre avrebbero chiuso un occhio e consentito al gruppo Lande operazioni bancarie eseguite attraverso la loro società abusiva, la Eim Inc. Per l'accusa, i tre non solo non hanno fatto nessun accertamento, come avrebbero dovuto, per identificare le società intestate al Madoff capitolino, senza verificare la clientela. Altra contestazione è quella legata all'omissione nella segnalazione di operazioni sospette. Movimenti milionari e svuotamento di conti correnti verso l'estero che, secondo la Procura, avrebbero agevolato l'attività di «raccolta del risparmio e abusivismo finanziario» posti in essere dagli arrestati «attraverso le società Eim».
Nello specifico, per l'accusa, la Valentini ha permesso «movimentazioni finanziarie di ingentissimo valore, non inferiore a 16 milioni e 800mila euro in entrata e in uscita, per il periodo da dicembre 2004 a febbraio 2006, in assenza di plausibile giustificazione economica, omettendo le segnalazioni di operazioni sospette imposte dalla normativa antiriciclaggio». A D'Alessandro, nella sua reggenza, vengono contestate operazioni da 64 milioni e 200mila euro, mentre a Maddalena movimenti non inferiori a 6,2 milioni. Il tutto con l'aggravante di aver aiutato un «gruppo criminale organizzato».
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