Il Popolo delle carriole pulisce la cinta muraria

9 Ottobre 2011

L'AQUILA. Torna il Popolo delle carriole con circa trenta persone per una nuova azione simbolica di pulizia del capoluogo abruzzese: a 30 mesi dal terremoto l'obiettivo del movimento è stata la pulizia dalle erbacce della cinta muraria, edificata tra il 1275 e il 1316, in Viale XXV Aprile.

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L'operazione è stata compiuta sotto una fitta pioggia dopo la consumazione di una torta su una grossa pietra staccatasi dalla cinta muraria e rotolata sul marciapiede con il terremoto del 6 aprile 2009, per ricordare la situazione di stallo nella quale verte la ricostruzione del centro storico dell'Aquila. "Questa mura sono la grande ricchezza della nostra città", ha detto un componente del movimento Antonio Gasbarrini, "le dobbiamo riscoprire come stiamo facendo, ce ne dobbiamo riappropriare perché hanno un valore non solo simbolico ed estetico, ma un valore di lavoro. Tutta questa vegetazione che vi è cresciuta attorno e che le sta disgregando è un occasione di lavoro e quindi bisogna mobilitarsi per ridare luce, vita e anima al nostro passato, cioé ricominciare dalle mura per poi tornare in centro". Su un cartello affisso dai manifestanti nell'area ripulita si legge: "La nostra pacifica ricostruzione. Anche il Popolo delle carriole aquilano sta ricostruendo barricate etiche e civili contro le fameliche cricche nazionali, regionali e locali".