Il prefetto Iurato indagata a Napoli L'accusa: concorso in turbativa d'asta

3 Giugno 2010

Indagine dei magistrati partenopei  su alcuni appalti per la sicurezza in cui è chiamata in causa anche Finmeccanica. Il prefetto era stato ascoltato lunedì scorso

NAPOLI. Giovanna Iurato, attuale prefetto de L'Aquila ma fino a poco tempo fa direttore centrale dei servizi tecnico logistici e della gestione patrimoniale del Dipartimento, è indagata a Napoli con l'accusa di concorso in turbativa d'asta, nell'ambito dell'inchiesta su alcuni appalti per la sicurezza in cui è chiamata in causa anche Finmeccanica.

Iurato era stata ascoltata dai magistrati partenopei - il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo ed i sostituti Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli - per oltre tre ore lunedì scorso, come persona informata dei fatti. Dopo questa deposizione, però, i pm hanno deciso di indagarla per concorso in turbativa d'asta.

L'ipotesi al centro dell'inchiesta è che alcuni appalti per migliorare la sicurezza a Napoli (costruzioni di caserme, realizzazione di impianti per la videosorveglianza, trasferimento del Cen - il centro elaborazione dati della polizia a Napoli - dalla caserma di via Conte della Cerra a quella dismessa di Capodimonte) siano stati aggiudicati in maniera illecita.

L'appalto per il Cen, per un ammontare di circa 37 milioni di euro, fu aggiudicato ad un consorzio temporaneo di imprese guidato da Elsag Datamat, società del gruppo Finmeccanica, ma non fu attuato. Le sedi di Elsag e di altre società del gruppo sono state perquisite dalla Dia lo scorso 21 aprile; in quella circostanza sono stati sequestrati documenti definiti dagli investigatori di estremo interesse; proprio attraverso quei documenti i magistrati sono risaliti a Giovanna Iurato, il cui marito è un dirigente della Elsag. I dati relativi ad alcuni degli indagati, tra cui il manager Francesco Subbioni, furono copiati illecitamente, secondo l'accusa, dal sostituto commissario Giuseppe Savarese quando questi era in servizio alla Dia, forse per farne merce di scambio. La fuga di notizie, secondo i pm, ha danneggiato l'inchiesta. Per quella vicenda, Savarese è ora a giudizio.

Nell'ambito delle indagini Š stato convocato per sabato prossimo in procura il vicecapo vicario della polizia, Nicola Izzo, che è stato questore di Napoli alla fine degli anni Novanta.