Il prefetto: macerie, troppi ritardi

Gabrielli: lentezze su rimozione e smaltimento.

L’AQUILA. Macerie, case, lavoro. «Ci auguriamo che il 2010 appena cominciato non sia minimamente parente del 2009 e ci dia tutta una serie di risposte». Lo ha detto il prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, elencando le urgenze nell’area del cratere del terremoto. Gabrielli non si nasconde nessuna delle difficoltà post sisma e ammette che sul problema smaltimento macerie ci sono stati ritardi e lentezze. «Nel corso di tutti i comitati serali chiedo il numero dei conferimenti alla ex Teges: sento tutto il peso di questa macchina che stenta a decollare» ha detto Gabrielli «ora é stato costituito un tavolo regionale che sta funzionando e che deve pronunciarsi sull’individuazione dei siti, delle procedure, dei soggetti che devono operare».

Il prefetto ha poi rivolto «un augurio a chi sta su questo territorio e a chi su questo territorio non é ancora significativamente e definitivamente potuto tornare e che vive una condizione di ulteriore disagio. Credo che purtroppo c’é ancora moltissimo da fare, se dicessimo il contrario saremmo dei folli, però dovremmo avere anche la consapevolezza e un briciolo di orgoglio per dire che molto si é fatto», ha continuato Gabrielli «quelle che si stanno per concludere sono feste diverse ma devono avere il significato della nascita e della rinascita», ha spiegato ancora Gabrielli.

Secondo il prefetto, «se il Natale e le feste segnano il giorno della nascita e della rinascita a nuova vita, credo che nessun altra festività possa sintetizzare, rappresentare e cogliere l’essenza dello stato d’animo degli aquilani e di chi come me condivide sofferenze, speranze, angosce, delusioni ed amarezze di questo popolo».