Il pronto soccorso non chiude

Il commissario Silveri: «Piano industriale da rifare»

AVEZZANO. «I piani sanitari delle Asl di Avezzano-Sulmona e dell’Aquila sono da rifare. Nessun pronto soccorso verrà chiuso». A chiarirlo, dopo settimane di polemiche e mobilitazioni, è Giancarlo Silveri, il commissario straordinario che dovrà occuparsi nei prossimi mesi della fusione delle due aziende sanitarie.

«Per ora», ha aggiunto Silveri, «ogni allarmismo è ingiustificato. I piani sanitari delle due Asl, quelli approvati recentemente dalla Regione, non hanno alcun valore». A sostenerlo è proprio il commissario straordinario Giancarlo Silveri secondo cui «il vero piano industriale della nuova Asl, quella unica, deve essere ancora scritto».

Quindi i provvedimenti stabiliti dai vecchi piani sono attualmente bloccati. Uno dei casi in questione è quello riguardante la chiusura pomeridiana del pronto soccorso dell’ospedale di Tagliacozzo. Secondo i comitati civici sarebbe dovuta scattare lunedì. Ciò non è avvenuto. Ma il commissario va oltre: «Nei miei programmi e in quelli della giunta non è contemplata alcuna chiusura del pronto soccorso di Tagliacozzo. Il nuovo piano, infatti, è tutto da pensare. Per questo», ha aggiunto, «vorrei che gli allarmismi ci fossero solo quando si comincerà a parlare di fatti concreti. Oggi è improprio preoccuparsi per tagli che forse non ci saranno mai».

L’idea del commissario è quella di mantenere il primo soccorso 24 ore al giorno sia a Tagliacozzo che a Pescina. Altrimenti all’ospedale di Avezzano si riverserebbero i pazienti di tutta la Marsica, dal Carseolano alla Valle Peligna, anche per casi non gravi, mettendo in tilt il pronto soccorso. Sul posticipo della fusione delle due Asl Silveri parla di «falso problema».

Era stato chiesto nei giorni scorsi dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in virtù della situazione di emergenza ancora presente sul territorio e dall’assemblea del comitato ristretto dei sindaci. «La fusione», ha spiegato il commissario «si compone di più aspetti: quello giuridico-amministrativo e quello funzionale. Per il primo, il codice civile impone sei mesi di tempo per l’entrata in vigore dopo l’atto ufficiale. Per il secondo aspetto i provvedimenti che saranno presi gradualmente e tenendo conto che al centro c’è il cittadino. Solo dopo si valuteranno gli aspetti del personale. Posticipare l’iter di qualche mese», sottolinea «non cambierebbe nulla». Ha replicato anche all’intervento del sindaco di Avezzano Antonio Floris, che aveva chiesto che le scelte vengano prese valutando l’utenza e quindi il numero di cittadini e di potenziali pazienti.

Ciò in virtù del fatto che Avezzano da sola, senza l’Aquila e Sulmona, è circa la metà della popolazione della Provincia. «L’impegno che mi assumo», ha assicurato Silveri «è che ognuno avrà almeno quello che aveva. L’importante è che tutti siano disposti a ragionare sul merito delle questioni e non sui principi». Silveri ha sottolineato, infine, l’importanza di ripensare i distretti sanitari affinché siano più efficienti.