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Il ricordo dell’amico di studi: «Uomo schietto, ci mancherà»

di Berardino Di Vincenzo* C’è un tempo nella vita nel quale i ricordi dei momenti e dei fatti degli uomini riaffiorano, vividi e lucidi, con il loro enorme carico di memorie. La scomparsa di...

di Berardino Di Vincenzo*

C’è un tempo nella vita nel quale i ricordi dei momenti e dei fatti degli uomini riaffiorano, vividi e lucidi, con il loro enorme carico di memorie.

La scomparsa di Gianlorenzo mi riporta indietro nel tempo, quando con lui condivisi i banchi delle superiori prima e dell'università poi; i primi passi professionali, incerti e ricchi di speranze; le delusioni o le soddisfazioni condivise con l’amico e collega.

Poi, come spesso accade nella vita di ognuno, le strade si separano e, a volte, si ritrovano.

Ho conosciuto la sua passione iniziale per la libera professione e per la voglia di mettersi in gioco che lo spingono presto ad impegnarsi all’interno del neonato Ordine degli Architetti e ne diventa lo storico Presidente.

La sua vita di professionista, impegnato in città e altrove, lo ha visto spesso in prima fila nelle battaglie di categoria che ha sempre affrontato con passione ed impeto, senza tirarsi mai indietro, come nelle vicende del dopo terremoto, quando la sua esperienza è risultata preziosa per la ricerca delle migliori soluzioni.

Ha prodotto progetti importanti, collaborando anche con gli uffici dei Beni Culturali, tra i quali, per ultimo, la messa in sicurezza del teatro comunale.

La famiglia perde un marito ed un padre premuroso.

Noi, con un velo di tristezza, manteniamo la memoria di un uomo schietto ed energico, sorridente ed allegro.

*direttore regionale

per i beni culturali

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