Imprenditori indagati Stop all’appalto per la media Serafini

La ditta Salvatore e Di Meo coinvolta nell’inchiesta all’Aquila L’assessore Goti: «Aspettiamo un parere della Procura»
SULMONA. Si allungano i tempi per la sistemazione della scuola media Panfilo Serafini. Per non incorrere nell’ennesimo scivolone procedurale, l’Ufficio appalti del Comune ha deciso di sospendere l’iter per l’aggiudicazione dei lavori, nonostante siano già disponibili i 2 milioni di euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della scuola. Ciò nonostante ci si trovi già in una fase avanzata dell’iter giunto alla valutazione delle offerte.
Tra le undici ditte che hanno chiesto di ottenere l’aggiudicazione dei lavori c’è anche la “Salvatore e Di Meo”, guidata da Francesco Salvatore e Panfilo Di Meo, i due imprenditori finiti in carcere nel luglio scorso perché coinvolti, insieme ad altre persone, nell’inchiesta Social Dumping avviata dalla Procura dell’Aquila sull’utilizzo improprio, secondo la tesi accusatoria, di operai stranieri, in particolare romeni. Secondo il Comune c’è una norma nel regolamento per l’aggiudicazione dell’appalto che non consente di accettare in gara persone e rappresentanti legali sospesi dall’attività imprenditoriale. E per evitare di incorrere in ricorsi da parte delle ditte che verranno escluse dall’appalto, il Comune ha deciso di scrivere alla Procura chiedendo un parere sulla vicenda. Anche perché il legale dell’impresa avrebbe inviato chiarimenti al Comune escludendo l’annullamento dell’appalto.
La misura di sospensione temporanea dell’attività imprenditoriale, la cui durata non può essere superiore a sei mesi, è stata applicata nei confronti delle persone fisiche. La società, però, su autorizzazione della Procura dell’Aquila e del gip, che ha firmato i provvedimenti cautelari nei confronti dei due imprenditori sulmonesi, ha provveduto a nominare un procuratore speciale proprio per mandare avanti l’attività dell’azienda. Ma il Comune, dopo i recenti scivoloni, ha deciso di non prendere iniziative se non con l’avallo della Procura. «Non possiamo rischiare di dover ricominciare tutto daccapo», dice l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Goti. «Il numero delle ditte in gara è fondamentale per l’assegnazione dei punteggi. E quindi la partecipazione o meno della Salvatore e Di Meo cambierebbe la graduatoria e potrebbe essere motivo di ricorsi e reclami. Meglio aspettare».
Secondo il cronoprogramma stabilito dal Comune, i lavori per la ristrutturazione della scuola Serafini sarebbero dovuti partire tra qualche giorno. Ma ora l’intervento è destinato a slittare.
Claudio Lattanzio
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