Imprese, un 2010 in ripresa

Nate 838 aziende, trainante il settore delle costruzioni

L'AQUILA. Crescita record, nel 2010, per le imprese della provincia. Sono nate 838 aziende in più: un saldo positivo mai realizzato nell'ultimo decennio, che fa balzare L'Aquila al primo posto nella classifica italiana. A trainare l'ascesa dell'imprenditoria locale è il settore delle costruzioni a causa del post terremoto. A sorpresa guadagnano punti anche le società di servizi e quelle che operano nei campi della comunicazione, noleggio e agenzie di viaggio.

In calo, invece, comparti tradizionali come agricoltura, manifatturiero e commercio. L'ufficio studi della Camera di commercio, sulla base dei dati forniti da Movimprese, ha elaborato un'analisi sulle dinamiche imprenditoriali che hanno caratterizzato, lo scorso anno, l'economia del territorio. Si parte da un dato: il 2010 è stato un anno positivo, che ha fatto registrare un aumento di 838 aziende, portando le imprese produttive, alla fine di dicembre, a 31.010 unità, di cui 26.176 attive. 2.323 le nuove aziende, contro 1.485 cessazioni.

«Dopo il picco del 2005», si legge nel rapporto della Camera di commercio, «quando il saldo fu di più 524 unità, in tutti gli anni successivi la differenza tra iscrizioni e cancellazioni è stata contenuta, per poi tornare a salire nel 2009 e quasi a raddoppiare nel 2010».

Il tasso di crescita delle imprese è stato pari al 2,72%: un valore che pone L'Aquila al primo posto nella graduatoria di tutte le province italiane. La crescita, in Abruzzo, è stata dello 0,52 %, in Italia dell'1,19%. Un incremento esponenziale che si evince facilmente dall'analisi dell'ultimo triennio: nel 2008 il saldo tra nuove iscrizioni e cancellazioni, in provincia, è stato di 153 aziende; 427 nel 2009 e ben 838 lo scorso anno.

Segue la provincia di Pescara, seconda in Abruzzo, con un saldo di 687 aziende. Quindi Teramo (649), mentre Chieti arretra e fa registrare il risultato peggiore sia in termini assoluti che in percentuale, con appena 25 nuove aziende.

«E' ormai da considerarsi un fenomeno di lungo periodo la crescita preponderante delle società di capitali», afferma la Camera di commercio, «che con un saldo positivo pari a 448 unità contribuiscono nella misura del 53% al saldo totale del sistema imprenditoriale aquilano. Sono proprio queste forme societarie a far registrare, nel 2010, il più alto tasso di crescita (+8,57%), determinato da ben 576 iscrizioni e 128 cessazioni».

Sono nate 314 società di persone, 208 hanno chiuso i battenti. 1.332 le nuove ditte individuali, contro 1.119 cancellazioni d'ufficio. 101, infine, le imprese che hanno adottato una diversa forma societaria.

Il peso complessivo delle società di capitali è pari al 18,3% del totale delle aziende, valore al di sopra di cinque punti percentuali rispetto al 2003, in cui era solo del 13%. Le ditte individuali evidenziano un fenomeno opposto, con un peso del 57,8% nel 2010 contro il 65% del 2003. In leggero aumento la quota delle società di persona: dal 19% del 2003 l'incidenza sul totale passa al 19,8% dello scorso anno.

La disaggregazione per settori di attività non lascia dubbi con una dinamica negativa per i tre grandi settori tradizionali: -147 imprese agricole, -84 commerciali e -29 manifatturiere.

Un vero exploit per il settore delle costruzioni, che ha raggiunto il picco massimo nel post-sisma. Nel 2010 il saldo tra nuove imprese e cancellazioni è stato di 206 imprese.

Crescenti opportunità di fare impresa sono legati ai servizi di informazione e comunicazione (+17 unità), noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (15). 5.731 le imprese edili registrate a dicembre 2010; 7.339 quelle commerciali, 4.596 quelle agricole, 2.741 aziende manifatturiere e 2.593 le attività di alloggio e ristorazione.

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