In marcia per ricordare la fuga dai nazifascisti

Oltre 700 persone hanno partecipato alla 12esima edizione del Freedom trail L’ex partigiano Malvestuto: «Non bisogna permettere che torni il passato»

SULMONA. «Anch’io fui uno di loro, lasciai Sulmona, lasciai coloro che mi avevano accolto come un fratello, la sera del 24 marzo del 1944 per andare incontro alla libertà». Lo diceva l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, sul palco di piazza Garibaldi quando la mattina del 17 maggio 2001, partì la prima edizione del Sentiero della Libertà. A distanza di 12 anni, la manifestazione nata da un’idea degli studenti del Liceo Scientifico Fermi di Sulmona, conserva intatto il suo fascino. Ieri mattina erano oltre 700 i partecipanti arrivati a Sulmona, per ripercorrere il faticoso e impervio sentiero che, nell’inverno tra il 1943 e il 1944, conduceva i soldati fuggiti dal campo di prigionia di Fonte d’Amore verso le linee alleate, attestate sull’altro versante della Maiella. Ieri c’erano soprattutto scolaresche giunte da ogni parte d’Italia, tra cui il Liceo scientifico “Fermi” di Salò e i gruppi di Pescara, Roma, Firenze e Brescia. Tre tappe da Sulmona a Casoli, salendo sul Guado di Coccia da Campo di Giove e scendendo verso Taranta Peligna. A dare il via alla manifestazione un ospite d’eccezione. «Siamo qui, noi superstiti della Brigata Maiella», ha detto rivolto ai giovani marciatori Gilberto Malvestuto, sotto tenente dell’esercito e poi partigiano della Brigata Maiella che liberò Bologna, «perché abbiamo il dovere di ricordare sempre le lotte sostenute per la riconquista delle libertà soffocate dal ventennio fascista, ma anche perché non dobbiamo consentire che il passato diventi il futuro dei nostri figli». Vicino a Malfestuto che oggi ha 92 anni, c’era l’altro partigiano Ennio Pantaleo che a soli 14 anni si arruolò nella Brigata Maiella «per la Patria e per vendicare mio padre morto per le conseguenze di turni di lavoro massacranti cui era stato ripetutamente costretto dai fascisti». Sul palco allestito in piazza XX Settembre si sono succeduti i vari interventi tra cui quello del commissario straordinario Giuseppe Guetta: «A voi, giovani di questa Italia che in voi si riconosce, viene affidato oggi il compito di far rivivere quelle speranze e quegli aneliti di libertà che settanta anni fa portarono gli Italiani di allora a costruire un’Italia democratica e repubblicana, fondata sulla giustizia, sulla libertà, sulla uguaglianza». La prima edizione del Sentiero della Libertà o Freedom trail ebbe luogo dal 17 al 20 maggio 2001. Vi presero parte più di 100 ex prigionieri di guerra, loro parenti e amici, in collegamento con l’Associazione "Monte S. Martino Trust" di Londra. Alla marcia di quattro tappe (Sulmona-Campo di Giove – Palena -Gamberale - Castel di Sangro) partecipò quasi un migliaio di persone.

Claudio Lattanzio

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