In otto rinunciano a fare gli scrutatori «Lavoriamo già»

I dimissionari chiedono di essere sostituiti da disoccupati Di Benedetto critica il presidente del consiglio comunale
SULMONA. «Ho rinunciato alla nomina sia per raccogliere l’invito degli amministratori, sia soprattutto per tendere una mano a tutti coloro che a oggi hanno perso o ancora non hanno una concreta opportunità di lavoro». Si chiama Vittorio Bisca ed è uno degli scrutatori che ha già un lavoro e un reddito sul quale poter contare per arrivare alla fine del mese. Insieme ad altre sette persone ha deciso di rinunciare all’incarico a favore dei giovani disoccupati rimasti esclusi dalla scelta fatta dalla commissione elettorale.
«Spero che il mio gesto non rimanga isolato e che ci sia una forte e motivata forma di solidarietà verso il prossimo con profondo rispetto verso le istituzioni». Dopo di lui altre sette persone hanno deciso, per il momento, di seguire il suo esempio. Nomi che non ci sono stati forniti dall’ufficio elettorale perché coperti dal velo della privacy, e che non pubblichiamo in quanto, al contrario di Bisca, queste persone non hanno ritenuto opportuno farne comunicazione. Altri, invece, prima sotto forma anonima e poi protocollando la lettera con nome e cognome in Comune indirizzata al sindaco e ai consiglieri comunali, hanno deciso di protestare, manifestando tutta la propria indignazione nei confronti di una classe politica che sta giocando sporco sulla disperazione delle persone.
«La maggior parte di noi merita rispetto perché ogni giorno combattiamo contro il nostro status di disoccupati e invece veniamo oggi additati come “usurpatori” di un diritto che invece ci è riconosciuto dalle regole». Si legge nella lettera scritta da Maria Rosaria Pacella, «tra di noi ci sono anche molti laureati. Tutti affrontiamo i disagi e le difficoltà della vita quotidiana e ritengo sia disonesto, da parte vostra esporre noi, normali cittadini, a critiche che invece spettano a voi politici perché, nel momento in cui vi siete candidati, avete accettato di essere oggetto del giudizio della gente. Non è giusto strumentalizzare una nomina che voi stessi avete fatto e poi farne dibattito politico di basso livello». E tutto questo mentre tra i politici prosegue il teatrino delle reciproche accuse. Questa volta è il consigliere del Pd, Mimmo Di Benedetto, a dire la sua. «Le affermazioni del presidente del consiglio, Nicola Angelucci, hanno dell’incredibile». Antonio Iannamorelli, sempre del Pd, torna invece a chiedere che gli scrutatori siano scelti attraverso il sorteggio. «Sto raccogliendo le firme su una mozione da votare in consiglio comunale, che preveda criteri rigidi e sorteggio per gli scrutatori delle prossime elezioni amministrative», scrive Iannamorelli sulla sua pagina facebook, «per fare in modo che quello a cui abbiamo assistito qualche giorno fa rimanga solo una brutta pagina da dimenticare nella storia amministrativa della città».
Claudio Lattanzio
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