Inchiesta falsi incidenti assicurazioni parte civile

Chiamati in causa i 32 imputati coinvolti nella maxi frode con i certificati fasulli Il giudice ha già fissato la prossima udienza preliminare per il 3 febbraio

L’AQUILA. Le assicurazioni che si presumono truffate in seguito all’avvio dell’inchiesta su alcuni falsi incidenti stradali si sono costituite parte civile contro tutti i 32 imputati.

Ieri, infatti, nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta nel pomeriggio, le documentazioni sono state consegnate alle parti. Ma le parti hanno chiesto tempo per poterle esaminare con attenzione. Allora, visto che le copie di questi atti erano poche, il giudice Giuseppe Romano Gargarella ha fissato una nuova udienza per il 3 febbraio nella quale si spera che l’indagine possa fare qualche passo in avanti.

Del resto, finora, il procedimento penale è andato avanti con lentezza e ci sono stati dei rinvii in seguito agli ormai consueti difetti di notifica.

Ieri, per l’appunto, era stata fissata l’udienza pomeridiana proprio per andare avanti in maniera significativa ma non è stato così.

Tra le assicurazioni che sono scese in campo La Fondiaria, Milano, Groupama, Maa, Italiana, Helvetia, etc.

L’indagine è caratterizzata dall’uso di certificati medici fittizi fatti in ospedale. In sostanza venivano riprodotti certificati di incidenti stradali realmente avvenuti ma con nomi diversi da quelli reali sostituiti con le generalità volute dai presunti truffatori.

Viene contestato tra gli altri, un tamponamento a catena con il coinvolgimento di altre macchine. Ci sono poi altri episodi molto complessi.

Tra le parti civili ci sono anche due medici aquilani. Durante le fasi istruttorie molti indagati cercarono di discolparsi chiedendo di essere interrogati ma i tentativi non sono andati a buon fine dopo le richieste di processo.

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