Inchiesta Grandi Rischi bis definizione entro l’anno

31 Luglio 2014

L’ex capo della Protezione civile Bertolaso è indagato per omicidio colposo Secondo le parti civili è l’ispiratore delle rassicurazioni della commissione

L’AQUILA. La fissazione per il 10 ottobre della prima udienza del processo d’appello a carico dei sette componenti della commissione Grandi Rischi fa tornare di attualità il procedimento collaterale.

Si tratta dell’inchiesta, con iter travagliato, a carico dell’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, indagato in quanto presunto ispiratore del messaggio rassicurante della medesima commissione del 31 marzo 2009 sulla possibilità di una scossa catastrofica all’Aquila.

Una decisione che sarebbe stata presa, secondo le parti lese, solo per zittire il tecnico del radon Giampaolo Giuliani, il quale riteneva verosimile un sisma dalle conseguenze apocalittiche.

La Procura della Repubblica, per la verità, ha sempre ritenuto impossibile perseguire Bertolaso, in quanto non partecipò alla riunione e perché non è un sismologo.

Ma la Procura della Repubblica temeva che allargando la responsabilità a Bertolaso potesse restringersi quella della commissione già condannata in primo grado.

Dopo due richieste di archiviazione, non accolte per via delle opposizioni delle parti lese, la Procura generale, su richiesta delle parti lese rappresentate dall’avvocato Angelo Colagrande, ha avocato l’indagine per una propria istruttoria affidata al sostituto procuratore generale Romolo Como.

Egli ha già ascoltato parecchie persone informate sui fatti, disposto trascrizioni di intercettazioni e fatto altre verifiche. L’inchiesta, su richiesta dello stesso pg, è in proroga dopo che il giudice per le indagini preliminari ha dato l’ok.

Visto che da domani scatta l’interruzione dei termini fino al 15 settembre compreso, è possibile che, considerando anche le istanze della difesa di Bertolaso, la definizione del caso arrivi a fine anno. Epoca nella quale saranno verosimilmente comunicate alle parti le richieste del magistrato inquirente: avviso di conclusione delle indagini preliminari oppure una nuova richiesta di archiviazione.

In tale seconda ipotesi sarebbe pressoché certa l’ennesima opposizione delle parti lese. In quel caso a decidere sarebbe il giudice per le indagini preliminari del tribunale. Possibile, anche, che la definizione dell’indagine coincida, come tempistica, con quella del processo Grandi Rischi che, come riferito, inizia a ottobre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA