Indagati i commercialisti di Lusi

La Procura: hanno aiutato il senatore a sottrarre i soldi della Margherita

CAPISTRELLO. È piena di sorprese l'inchiesta che ha travolto l'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, indagato per appropriazione indebita e altri reati. Dopo il sequestro di alcuni immobili, tra cui quello di Capistrello, ora nell'inchiesta sui fondi della Margherita sono finiti anche alcuni commercialisti a cui il parlamentare, secondo l'accusa della Procura di Roma, avrebbe affidato il compito di escogitare alcuni artifizi contabili. Intanto a Capistrello, dopo l'accesa assemblea pubblica organizzata dal sindaco Antonino Lusi, fratello del senatore, l'opposizione ribadisce la richiesta di dimissioni.

I professionisti indagati dalla Procura avrebbero dovuto trovare stratagemmi per sottrarre i fondi. La circostanza è ipotizzata nel provvedimento del procuratore aggiunto Alberto Caperna e del pm Stefano Pesci nel provvedimento emerso nei giorni scorsi quando è stato disposto il sequestro dei beni del parlamentare.

L'interrogatorio dei nuovi indagati potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Intanto, il gip Simonetta D'Alessandro ha ricevuto la richiesta dalla Procura di convalidare il sequestro e una decisione dovrà essere presa entro dieci giorni. Lusi da oggi ha un secondo difensore, è l'avvocato Renato Arcidiacono che affiancherà l'avvocato Luca Petrucci.

Continuano intanto le polemiche a Capistrello, il Comune amministrato dal sindaco Antonino Lusi, fratello del senatore. L'opposizione insiste nel chiedere le dimissioni del primo cittadino. «Il sindaco», sostiene Francesco Ciciotti, consigliere di minoranza, «ha affermato nel corso dell'assemblea di domenica pomeriggio che i cittadini abbassano lo sguardo quando lo incontrano. Ciò dovrebbe farlo riflettere. Non voglio entrare sul merito riguardo alla sua colpevolezza, ma la popolazione non ha più fiducia in lui, la gente, colpevole o no, lo ha già condannato». Per il consigliere Moreno Di Cintio, «il sindaco ha la responsabilità politico-morale nei confronti di un intero paese che ha abilmente derubato della dignità e dell'onorabilità e che non merita le palesi non verità pronunciate durante l'assemblea di domenica».

Per evitare che il Comune torni a essere commissariato, causando un vero disastro economico visto che si trova in fase di risanamento dal dissesto finanziario, i due consiglieri propongono un vicesindaco alla guida dell'amministrazione e chiedono ai consiglieri anche di maggioranza di dimettersi in massa. Mercoledì è previsto un acceso consiglio comunale.

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