Investito e lasciato a terra: preso il pirata della strada

Un 30enne marocchino irregolare travolto in via Roma: alla guida c’era un uomo del posto. Fondamentale è stato l’intervento dell’imam di Gioia dei Marsi
AVEZZANO. Marocchino investito e abbandonato in strada. Il responsabile è stato identificato. Si tratta di un 40enne del posto. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi in via Roma, ad Avezzano, ai danni di un cittadino marocchino irregolare, di circa 30 anni, da tempo presente sul territorio marsicano per lavori stagionali. L’uomo, dopo essere stato travolto da un’auto, era stato lasciato a terra privo di soccorsi. Il conducente, infatti, si era dato alla fuga subito dopo l’impatto. Le indagini, condotte con riserbo e determinazione dai carabinieri di Avezzano, hanno portato nei giorni successivi all’individuazione del presunto investitore ora indagato per omissione di soccorso a seguito di incidente stradale.
Il giovane magrebino, senza fissa dimora e costretto a dormire nei pressi della stazione ferroviaria, è stato investito mentre si recava in un kebabbaro della zona. Trasportato in ospedale, ha riportato diverse lesioni che hanno richiesto il ricovero per alcuni giorni. La sua condizione di estrema fragilità sociale ha mobilitato una rete di aiuto che si è attivata in modo spontaneo e solidale. Fondamentale è stato l’intervento dell’imam di Gioia dei Marsi, da tempo punto di riferimento per numerosi lavoratori stagionali nordafricani presenti nell’area. È stato lui a segnalare la vicenda ai sindacati, che si sono mossi per avviare le pratiche di regolarizzazione del giovane e per garantirgli un’assistenza adeguata.
Alla macchina della solidarietà si è unita anche la Caritas diocesana, che ha offerto accoglienza e supporto umano in una fase tanto critica. Il caso ha acceso i riflettori, ancora una volta, sulla condizione di vulnerabilità in cui versano molti braccianti stranieri impiegati nel settore agricolo, spesso invisibili e privi di tutele. Mentre la Procura valuterà le responsabilità penali dell’investitore, la comunità locale è chiamata a riflettere sulla necessità di rafforzare le reti di inclusione e protezione sociale per chi, pur vivendo ai margini, continua a rappresentare una parte silenziosa, ma essenziale del tessuto economico del territorio.
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