«Io invalido respinto dagli uffici»

Le denunce dei lettori: a sei mesi dal sisma non so più a chi rivolgermi.

L’AQUILA. «Alla Rivera non si muove nulla. Il vecchio rione è distrutto. La strada è chiusa. Non si parla né di puntellamenti né di abbattimenti». Il lettore sfollato sulla costa telefona al Centro per segnalare che «di questa zona non parla nessuno». Problemi anche a Pettino. Dal quartiere sulla faglia arriva la lettera di Pierdomenico Ruggeri. «La zona tra via Svizzera e via Germania è tutta nel degrado. Ci sono i palazzi (foto) da abbattere e non ancora abbattuti e quelli di fronte svuotati per il rischio esterno. Il luogo, diventato isolato, è ormai usato come deposito e scarico di frigoriferi, materassi, lastre di cartongesso, legno. Nelle ore notturne si notano presenze poco rassicuranti nei locali abbandonati dei palazzi dove regna il buio più totale. Un bel quartiere come Pettino è diventato un ghetto. Nessuno fa nulla, nemmeno per risolvere il problema dei palazzi da abbattere. Il che condiziona anche chi, pur volendo, non può rientrare a casa».

IL CERTIFICATO. Antonio Rotondi scrive: «Sono un cittadino aquilano non vedente e vorrei raccontarvi i problemi che sto affrontando. Dal 6 aprile ho cercato di superare tutte le difficoltà in modo autonomo senza creare disagi alla Protezione civile e a tutti coloro che stavano collaborando per aiutare gli aquilani. Ho partecipato, con l’Unione italiana ciechi, alla creazione di punti di assistenza. Il 17 luglio scorso ho acquistato una casa a Coppito e ho trovato subito difficoltà per il rilascio della documentazione che dovrebbe spettare al Comune come il certificato di abitabilità e agibilità richiesto dalla ditta costruttrice. Dal primo settembre sono andato giornalmente al Comune, in via Rocco Carabba, dove sono stato sballottato da una parte all’altra in cerca di qualcuno in grado di risolvermi il problema fin quando sono stato costretto a contattare la segreteria del sindaco.

Ho ottenuto il cellulare di servizio di un dirigente. Dopo averlo contattato, il 15 settembre, sono stato invitato a ritirare il certificato per il giorno successivo. Andando all’ufficio non sono riuscito ad avere notizie della mia documentazione. Ho iniziato subito a effettuare una serie di telefonate senza avere più nessuna risposta. Ieri alle 16, dopo aver contattato la segreteria del sindaco riesponendo il problema e tutto ciò che era accaduto in precedenza, sono stato respinto. Ho fatto domanda per l’autonoma sistemazione il 3 giugno e, a tutt’oggi, non ho ancora ricevuto un centesimo. Vista la pubblicazione del secondo elenco di giugno, dove, ovviamente non ero presente, ho chiesto spiegazioni.

Il dipendente, dopo un’affannosa ricerca, ha trovato la mia pratica accantonata, in quanto non era ben chiara la situazione dello stato di famiglia. Pur avendo inserito il mio numero di cellulare come prevedeva la domanda, non sono mai stato contattato. Sono passati quasi 6 mesi dal sisma, due mesi dalla mia richiesta di autonoma sistemazione e dei certificati di agibilità e abitabilità e io non so più a chi rivolgermi per ottenere ciò che mi spetta di diritto».