L'Abruzzo si mobilitaper il terremoto in Emilia Cialente: la ferita si riapre

La protezione civile regionale allestirà una tendopoli da 300 posti a Cavezzo. La solidarietà del sindaco dell'Aquila: "Questa tragedia è quella di tutti noi"
L'AQUILA. La sala operativa della protezione civile regionale comunica che, a causa dell'acuirsi della situazione emergenziale in Emilia Romagna a seguito delle nuove scosse telluriche, l'Abruzzo invierà sul posto, su richiesta del coordinamento delle regioni e della PC della Regione Emilia Romagna, la colonna mobile regionale per allestire una tendopoli, nel comune di Cavezzo in grado di ospitare circa 300 persone. La partenza è prevista nelle serata di oggi.
"È una ferita che si riapre, che si nutre delle nostre paure più profonde, che brucia ancora nel ricordo di tutti i cittadini aquilani: la notizia della replica di così forte magnitudo nel modenese ci lascia attoniti e sconvolti", ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. "Penso a quei lavoratori", ha aggiunto, "che, con coraggio, erano tornati nelle fabbriche nella speranza di riprendere la strada della normalità e che oggi hanno perso la vita sotto le macerie; sono eroi del tempo e della terra che abitiamo. Penso con enorme tristezza a tutti quei Comuni che stanno vivendo una tragedia che, purtroppo, ben conosciamo. Indico, per tutti, il Comune di Cavezzo, in provincia di Modena, crollato per tre quarti sotto la furia del sisma".
"So bene cosa", ha sottolineato, "significherà in futuro per i cittadini di quel piccolo comune ricostruire la propria identità, scavare nelle macerie dei ricordi per tenerli ancora vivi. Penso agli amministratori locali, alla forza d'animo e alla lucidità che in queste ore dovranno convivere con la paura, fino a sconfiggerla. Io sono con loro. La municipalità dell'Aquila continuerà e potenzierà l'opera già avviata di supporto tecnico ai sindaci del territorio e nella raccolta di fondi da destinare alle popolazioni colpite da questa tragedia che è quella di tutti noi".