L'Aquila: è morto Schippa, il rettore partigiano

30 Novembre 2020

Aveva 97 anni, ha guidato e fatto crescere l’Università. È stato combattente per la libertà col grado di sottotenente

L’AQUILA. Aveva 97 anni e la lucidità di un ragazzo. Lo sguardo vivace e la risposta sempre pronta. Per tutti, Giovanni Schippa, scomparso ieri mattina nella sua abitazione di via Strinella, era il “rettore”. Con lui l’Ateneo aquilano è cresciuto, imponendosi a livello nazionale, negli anni in cui l’Università diventava più “popolare”. Nato a Perugia, Schippa ha passato l’infanzia a Passignano sul Trasimeno, poi ha vissuto a Roma, dove si è laureato alla Sapienza, per approdare all’Aquila da docente universitario prima e poi da rettore, ruolo che ha ricoperto dal 1981 al 1995. Anche dopo il terremoto, ormai in pensione, aveva deciso di non lasciare il capoluogo abruzzese, dove era tornato a seguito di quello che definiva un “breve esilio” ad Avezzano.
Un legame profondo con la città che lo ha visto protagonista della sua vita culturale anche nell’ultimo periodo.

Partigiano combattente con il grado di sottotenente, professore emerito dell’Ateneo aquilano, aveva una prima laurea in Chimica e una seconda, honoris causa, in Ingegneria chimica. È stato presidente della Fondazione Carispaq, Medaglia d’oro del presidente della Repubblica per meriti nel campo della cultura e della scuola, Cavaliere di Gran Croce, ha avuto l’Ordine della Minerva dell’Università Gabriele D’Annunzio. (mi.cor.)
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