i dati

L'Aquila, aeroporto flop, appena 7mila passeggeri in un anno

Ma Cialente è ottimista: «Il risultato è apprezzabile, lo scalo è aperto e funziona». Il Comune istituisce una commissione di vigilanza sull’attività del gestore X-Press

L’AQUILA. Settemila passaggi nell’ultimo anno all’aeroporto dei Parchi. Voli della Protezione civile e dell’Aviazione generale, con piccoli aerei privati. Un risultato ben lontano dai progetti faraonici della X-Press, la società che ha preso in gestione lo scalo per vent’anni, e che ha tentato di tutto per aprire la struttura alle tratte turistiche e commerciali nazionali ed estere. Il progetto si è sgonfiato in breve tempo, lasciando l’amaro in bocca e relegando l’aeroporto dell’Aquila a una mera funzione di pista di emergenza.

Ma per il sindaco Massimo Cialente «il risultato è, comunque, apprezzabile. Lo scalo è aperto e funziona. In Italia si sta andando verso questo tipo di modello, a totale gestione privata, di cui siamo stati precursori». Intanto, il Comune ha approvato una delibera d’indirizzo per la designazione del comitato etico aeroporto dei Parchi: un organismo collegiale con il compito di verifica e controllo della rispondenza dell’attività del gestore alle finalità di sviluppo del territorio. Del comitato etico, che si pronuncerà con pareri obbligatori ma non vincolanti su tutti gli atti propedeutici alla revisione quadriennale della concessione, entreranno a far parte tre componenti designati dal sindaco, su indicazione della Conferenza dei capigruppo.

«L’organismo», evidenzia Cialente, «si occuperà di controllare l’attività della società che gestisce la struttura, verificando la sussitenza dei parametri e delle azioni atte alla prosecuzione del rapporto di concessione». Presto partiranno anche i lavori di adeguamento dell’aeroporto: a disposizione ci sono 2 milioni e 200mila euro di Fondi Fas, che serviranno ad allargare e mettere in sicurezza la pista «per renderla fruibile al massimo», sottolinea Cialente, «in caso di calamità naturali o situazioni di emergenza». Il Comune ha investito sull’aeroporto dei Parchi 600mila euro, ma non intende sborsare altro. «La gestione è totalmente affidata a privati, al contrario di scali come quello di Pescara che usufruiscono di finanziamenti publici regionali e nazionali», evidenzia il sindaco. Dopo il flop del primo volo per Milano, con soli 7 passeggeri, il sogno di un collegamento diretto tra L’Aquila e il nord Italia, a servizio soprattutto del mondo imprenditoriale, è svanito rapidamente. Come non è andato in porto l’esperimento di attivare tratte turistiche, nel periodo estivo, tra il capoluogo abruzzese e la Sardegna. Ad aprile scorso l’Enac ha disposto la chiusura dell’aeroporto al traffico aereo commerciale, «in considerazione dell’assenza di tale attività e della mancata attuazione del programma di gestione per il biennio 2013-2015». Tra le motivazioni elencate dall’Enac la mancata realizzazione di collegamenti commerciali stabili e l’accertata carenza di interesse pubblico sotto il profilo del trasporto nazionale e internazionale.

«La X-Press continua a lavorare con una ventina di dipendenti», chiarisce Cialente, «7mila passaggi in un anno non sono pochi. Per adesso la fruizione è legata alla Protezione civile e all’Aviazione generale. Vedremo se, nel tempo, la città avrà un tale sviluppo da consentire l’attivazione di voli turistici e commerciali». La X-Press ha rinnovato, a luglio scorso, il contratto con Inear Aviation Italia, società leader, sul mercato italiano, dei servizi di soccorso in elicottero, che ha scelto L’Aquila come base logistica e di manutenzione per i propri velivoli. Il contratto scadrà a luglio 2018.

Monica Pelliccione

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