L'Aquila, chiesto il processo per Tancredi e Riga: accusati di tangenti

Fissata al 14 gennaio l’udienza preliminare per presunte tangenti negli appalti della ricostruzione post sisma

L’AQUILA. L’inchiesta «Do ut des», riguardante presunte irregolarità negli appalti per la ricostruzione post-sisma, con riferimento ai puntellamenti, si avvicina alla fase decisiva. Infatti ci sono le richieste di rinvio a giudizio per gli otto sospettati da parte della Procura e verranno valutate il 14 gennaio 2015. Sotto accusa ci sono gli ex assessori comunali Pierluigi Tancredi e Vladimiro Placidi, l’imprenditore Pasqualino Macera, l’ex cerimoniera del Comune Daniela Sibilla. Accusati anche l’imprenditore Daniele Lago, rappresentante della Steda, l’ex vicesindaco Roberto Riga, il direttore del puntellamento a Palazzo Carli Fabrizio Menestò e il funzionario comunale Mario Di Gregorio. Le accuse nel corso delle indagini si sono molto ridimensionate per Menestò e per il funzionario comunale Di Gregorio del quale, ed è un piccolo giallo, è sparito il testo dell’accusa. L’indagine fa riferimento al periodo compreso tra il 2009 e il 2012 ma è partita solo un anno e mezzo fa in seguito a una causa civile tra le due ditte che si occupavano di puntellamenti del Rettorato, ovvero la Steda di Lago, impresa coinvolta nell’indagine, e la Silva Costruzioni dell’Aquila. Di rilievo, anche se forse non decisive, le dichiarazioni al pm dello stesso Lago che però resta coinvolto nell’indagine. Secondo le accuse l’ex assessore Placidi avrebbe fatto il possibile per individuare una ditta, la Steda, da affiancare alla Silva. Nella costituzione dell’Ati Silva-Steda, l’azienda veneta sarebbe stata favorita da Tancredi, Sibilla e Placidi. Tutti gli imputati respingono le accuse. Gli avvocati sono Antonio Milo, Maurizio Dionisio, Stefano Rossi, Massimo Carosi, Gianluca Totani, Fabio Alessandroni.

CAMPUS PIZZOLI. Rinviata la sentenza su presunte irregolarità nella realizzazione del campus universitario di Pizzoli.

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