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L'Aquila, corteo e proteste contro il carcere duro

Un'ottantina di persone provenienti da Milano, Parma e Bologna hanno manifestato in corteo nel centro cittadino e poi fatto un breve presidio a Preturo

L’AQUILA. Ottanta persone, con pullman provenienti da Milano, Parma e Bologna. Sono arrivate all'Aquila per protestare contro gli eccessi del regime 41 bis, che regola il carcere duro, alla vigilia della giornata mondiale contro la tortura. Un corteo alle porte del centro storico e un sit in in prossimità del carcere "Le Costarelle" di Preturo.

L'Aquila, corteo contro il carcere duro
L'Aquila oggi teatro della protesta contro il 41 bis, ovvero il regime carcerario duro. Circa 80 persone provenienti soprattutto da Milano, Parma e Bologna hanno manifestato contro il regime del 41 bis sfilando per le strade del centro cittadino e poi facendo un presidio davanti al carcere di Preturo, uno dei carceri di massima sicurezza. (video di Fabio Iuliano)

«Una sentenza della Cassazione del 2014», hanno detto a più riprese gli organizzatori, «stabilisce il potere assoluto delle circolari del Dap, per cui chi è sottoposto al regime di 41 bis, non può più ricevere libri e stampa in genere, se non acquistandoli a caro prezzo tramite il carcere. Quest’ulteriore censura, oltre al limite di detenere in cella un numero esiguo di testi, si aggiunge a un lungo elenco di gravi restrizioni, anche oggetto d’indagine della Commissione diritti umani del Senato. "La lettura è una porta sul mondo", ha detto Mattarella, che molti non attraversano pur potendo e che invece è sprangata a vita per chi è recluso in 41bis». Di qui la denuncia: «Impedire che terze persone vengano a conoscenza dell’istituto di assegnazione dei detenuti» e «agevolare le operazioni di perquisizione ordinaria sono le assurde motivazioni accampate per questa tortura bianca, esemplari del grado di inciviltà e di imbarbarimento di questo sistema».