L’Aquila diventa zona franca. Nuove aziende 5 anni senza tasse

Via libera del Cipe alle agevolazioni fiscali, arrivano 45 milioni per il primo anno . Approvata la Zona Franca. Per le aziende esistenti previsti ulteriori bonus oltre ai fondi stanziati

L'AQUILA. Il Cipe ha approvato la Zona Franca per l’Aquila. Lo ha comunicato il presidente della Regione Abruzzo e commissario per la ricostruzione post terremoto, Gianni Chiodi. Lo stanziamento approvato ammonta a 45 milioni di euro ed era stato previsto fin dal primo decreto sul terremoto. «L’attivazione dello strumento della zona franca aquilana», commenta Chiodi, «è ora subordinato all’approvazione da parte della Commissione Europea. Lo stanziamento è relativo al primo anno».

NIENTE TASSE
. Il provvedimento punta a favorire la nascita di nuove micro e piccole imprese sino a 50 dipendenti, andando incontro a chi, soprattutto le giovani generazioni, ha intenzione di restare e costruire per il futuro.

Per i cinque anni successivi alla erogazione di questi fondi non verrà richiesto il pagamento delle tasse, agevolando così nuova occupazione.

Mentre, per le aziende già esistenti, si avrà diritto ad un bonus de minimis che si aggiunge ai fondi già stanziati con i bandi in corso di espletamento, destinati a risarcire le aziende per i danni subìti a causa del terremoto per ulteriori 45 milioni di euro.

I PARLAMENTARI
. «Un obiettivo importante raggiunto grazie ad un buon lavoro di squadra e che ci ha visti lavorare in modo concreto con il governo nazionale, con quello regionale e con gli enti locali. Questa è però anche una risposta politica a chi ha strumentalmente avanzato dubbi sulla possibilità di avere il riconoscimento della zona franca all’Aquila» dichiara il coordinatore regionale del Pdl e senatore, Filippo Piccone.

«Perché la Zona Franca abbia un effetto concreto sull’economia cittadina, è necessaria una copertura superiore come, d’altronde, il parlamento chiese all’unanimità solo qualche mese fa approvando in aula una mozione». È l’opinione del deputato Giovanni Lolli (Pd): «La pubblicazione di questo atto avverrà dopo un «passaggio» con l’Europa e dopo la firma della Corte dei conti. Nel comunicato emesso dal Cipe, inoltre, non è precisato se tali risorse si riferiscano ad un solo anno».

Secondo il vice presidente vicario dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello «l’approvazione è la migliore risposta a quanti, a sinistra e anche nel nostro partito, hanno ritenuto in questi giorni che tra i compiti primari del governo vi fosse quello di promuovere sulla scena internazionale vere e proprie azioni di sabotaggio finalizzate a sporcare il miracolo che è stato compiuto in Abruzzo».

Soddisfazione viene espressa anche dal senatore Fabrizio Di Stefano, vice coordinatore del PdL abruzzese.

LA REGIONE. «È un risultato importante che pone le basi per la rinascita economica e culturale del nostro capoluogo di regione». È il commento del presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano che aggiunge: «Per i prossimi cinque anni il tessuto produttivo aquilano potrà crescere e favorire l’occupazione».

Stando a Giorgio De Matteis, vice presidente vicario del consiglio regionale «quando le cose si seguono con attenzione e serietà si ottengono sempre buoni risultati. Così come fin dall’inzio ho creduto in questo strumento, continuo a ritenere che sia una parte importante, ma non l’unica, per la ricostruzione economica della città. Questo provvedimento serve, infatti, per costruire quel tessuto connettivo produttivo locale che all’Aquila non è mai esistito».

Gianfranco Giuliante e Luca Ricciuti, il primo presidente del gruppo Pdl in Regione e il secondo presidente della II commissione, sostengono che l’approvazione è «la risposta della concretezza a chi si alimenta di chiacchiere e vive di polemiche».

LA PROVINCIA. Soddisfatto il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo.
«Governo, Regione ed enti locali hanno lavorato di concerto per raggiungere questo risultato necessario alla rinascita del capoluogo aquilano», dichiara, «un successo che permetterà la ripresa del settore economico ed occupazionale e che restituirà senz’altro, al popolo aquilano l’opportunità concreta di ricostruire la propria terra ferita».

IL COMUNE
. Per il sindaco Massimo Cialente si tratta di «un risultato estremamente positivo ma resta aperto il problema della copertura finanziaria dal momento che, leggendo la delibera del Cipe, lo stanziamento ammonta a 45milioni di euro. Non è chiaro però se la somma sia riferita all’anno in corso oppure vada ridistribuita per le annualità successive. È evidente, in ogni caso, che questo strumento potrà essere realmente efficace solo in presenza di risorse più significative».

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