le indagini

L'Aquila, falsi allarme bomba a scuola, arrestato stalker seriale

Stefano Di Gregorio, 38 anni, con le sue telefonate anonime per un anno intero ha perseguitato la sua ex fidanzata e i genitori di lei, arrivando a far evacuare per tre volte la scuola dove lavorava la donna. Fino a quando non è stato incastrato dalla Squadra mobile

L'AQUILA. Per un anno intero ha perseguitato con telefonate anonime l'ex fidanzata, i suoi familiari (in particolare il padre della donna) e anche gli alunni e le famiglie della scuola materna di Bazzano, dove la sua ex lavora come cuoca e dove per ben tre volte è stato dato un falso allarme bomba che ha costretto il dirigente scolastico a far evacuare tutti dall'edificio. Un anno di indagini, ma alla fine la Squadra mobile dell'Aquila diretta da Maurilio Grasso ha raccolto tutte le prove sufficienti per far firmare dal gip Gargarella l'ordine di custodia cautelare in carcere per Stefano Di Gregorio, 38 anni, aquilano, già noto alle forze di polizia.

Lo stalker seriale è accusato di almeno una cinquantina di atti persecutori compiuti ai danni della donna che lo aveva lasciato,  episodi che poi si sono ripetuti per tutto il 2015 anche ai danni del padre, di parenti e, come si diceva, anche di decine di famiglie che, soprattutto dopo il terzo allarme bomba, avevano deciso di trasferire i loro figli in un'altra scuola.

L'Aquila, arrestato lo stalker dei falsi allarme bomba
Nel video della Polizia di Stato, l'arresto di Stefano Di Gregorio, 38 anni de L'Aquila, accusato di stalking nei confronti dell'ex fidanzata. L'uomo è anche accusato di aver per tre volte fatto evacuare la scuola dove lavora l'ex fidanzata con falsi allarme bomba. Di Gregorio è stato incastrato dalle indagini della Squadra mobile. http://bit.ly/1ZS41oc

Tre allarmi bomba in tre mesi, tutti e tre rivelatisi fortunatamenti infondati. Ma la presenza dell'ex fidanzata di Di Gregorio nelle cucine della scuola presa di mira dall'anonimo telefonista ha subito indirizzato gli investigatori verso le sue tracce. E così dopo mesi di intercettazioni e indagini, è arrivato l'epilogo. Ora Di Gregorio è in carcere e per la sua vittima, ma anche per molte altre persone, l'incubo è quasi finito. (g.g.)

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