L'Aquila, l'opposizione: "Il piano ricostruzione torni in consiglio"

De Matteis parla da capo dell'opposizione: a noi una commissione di controllo sugli atti

L'AQUILA. «Il piano di ricostruzione della città deve tornare in Comune e va istituita una commissione consiliare, presieduta dalla minoranza, per vigilare sugli atti». In attesa che venga convocato il primo consiglio comunale dell'amministrazione Cialente-bis, il candidato sindaco sconfitto Giorgio De Matteis schiera la sua coalizione e fa il suo primo intervento da leader dell'opposizione.

Sul piano di ricostruzione della città e in particolare del centro storico - ora all'attenzione del ministro Fabrizio Barca e del pool di esperti - Giorgio De Matteis ha improntato la sua campagna elettorale: «Prima di essere approvato definitivamente», ha spiegato De Matteis, affiancato dagli eletti della sua coalizione, «il piano va riportato in Comune. Spetta al consiglio comunale, infatti, valutare le tante osservazioni arrivate dagli ordini professionali e dagli stessi cittadini. Se si parla di partecipazione e di ritorno all'ordinarietà, questo strumento così importante per il futuro della nostra città va affrontato nella sede deputata. Del resto, ormai è chiaro a tutti, ma noi lo sapevamo da tempo, che non esiste alcuna relazione su questo piano da parte del governo».

Poi De Matteis si appella all'articolo 29 dello statuto comunale per chiedere l'istituzione di un'apposita commissione che si occupi proprio della ricostruzione, sull'esempio di quanto già fatto dalla Regione e dalla Provincia. Questa commissione consiliare viene definita un organismo di garanzia, presieduto da un consigliere dell'opposizione, che dovrebbe fungere da collegamento tra la giunta e il consiglio. «Speriamo», ha aggiunto De Matteis, «che a questa iniziativa aderisca anche la maggioranza, a cominciare dal sindaco Cialente».

L'agenda del capo dell'opposizione è già piena: tra i prossimi impegni ha inserito anche una sorta di spending review in merito ai settori strategici del Comune. «Ho preso contatto», ha precisato De Matteis, «con i dirigenti degli uffici dell'area sisma e ricostruzione, del bilancio e del personale. Faremo presto degli incontri per capire lo stato dell'arte e come si è operato finora. Leggo, ad esempio, che il sindaco intende assumere altre 40 persone: vediamo se sono veramente necessarie». Dunque, l'opposizione è subito al lavoro: «Cialente va a governare con il 30% dei consensi, vuol dire che c'è qualcosa che non funziona. Non vogliamo assaltare alcunché», ha continuato De Matteis, «ma esercitare nel modo migliore il ruolo assegnatoci dagli elettori.

La maggioranza dà i primi segni di incontinenza politica, dato che sento parlare di nominare un direttore generale e di allargare a 11 la giunta. Evidentemente ci sono troppe promesse fatte in campagna elettorale da soddisfare. Noi siamo pronti a lavorare, abbiamo già iniziato. Porteremo in consiglio comunale l'esperienza di chi ha già svolto questo ruolo e la professionalità dei nuovi, come Raffaele Daniele (Udc) e Daniele Ferella (Tutti per L'Aquila)». Sulla possibilità di creare un unico gruppo di opposizione, con il Pdl e gli altri candidati a sindaco sconfitti Vincenzo Vittorini, Pierluigi Properzi ed Ettore Di Cesare, De Matteis non si sbilancia: «Questa domanda va posta a loro e non a me». Infine, durante la conferenza stampa di ieri, David Filieri dell'Udeur ha confermato che depositerà un ricorso al Tribunale amministrativo per chiedere l'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che porta l'opposizione a 13 consiglieri anziché 12 e la maggioranza a 19.

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