L'Aquila, la svolta di Trifuoggi: "Mi candido a sindaco"

Il vice di Cialente rompe gli indugi e poi fa l’ironico: «Il Pd chi?». Si dimetterà o sarà “licenziato”?

L’AQUILA. È pronto a scendere in campo, confidando sul sostegno di una serie di liste civiche, e a governare la città. E a chi gli chiede: «E il Pd cosa ne pensa di questa sua candidatura», risponde ironicamente con un’altra domanda: «Chi è il Pd?».

Gli indugi sono ormai rotti e per il vicesindaco della città Nicola Trifuoggi la campagna elettorale è già partita.

Ne ha dato prova ieri sfoderando nella trasmissione televisiva “Dentro la notizia”, che andrà in onda stasera alle 21 su TeleSirio (canale 16), una proposta – sulla quale i suoi colleghi di giunta si sono riservati di decidere dopo «una più attenta riflessione» – per sanare il pasticciaccio del conguaglio dei consumi di energia elettrica e gas, negli alloggi del progetto Case e Map, riferiti al periodo che va da aprile 2013 a dicembre 2014.

«La più grande transazione mai avvenuta all’Aquila», l’ha definita lo stesso Trifuoggi, spiegando che la sua proposta è in grado di mettere tutti d’accordo e di eliminare l’enorme contenzioso – parliamo di centinaia di ricorsi – con gli assegnatari degli alloggi post sisma.

«Basterà prendere i consumi totali degli alloggi Case e Map e dividerli per i metri quadri complessivi. In questo modo ci saranno famiglie che pagheranno meno di quanto finora richiesto, altre che pagheranno semplicemente il dovuto e altre ancora che verrebbero invece a spendere qualcosa di più. Ma non c’è da preoccuparsi», ha detto Trifuoggi, «perché questo maggiore esborso, derivante dalla differenza tra il conguaglio e il nuovo conteggio proposto, sarà a carico del Comune e non degli assegnatari in questione». E il rischio Corte dei Conti? Per il vicesindaco il Comune non corre questo pericolo, nonostante il conto dell’operazione si aggiri intorno a 320 mila euro. «La magistratura contabile interviene quando vi siano omissioni nell’acquisizione di beni o quando c’è sperpero di denaro pubblico. Qui abbiamo una transazione tra le parti. Il Comune rischia, e non poco, di perdere i ricorsi presentati dai cittadini che, però, se la mia proposta verrà accettata, saranno chiamati ad abbandonare le vie legali. Il risparmio per le casse comunali sarà a quel punto notevole». Una proposta per chiudere la partita con il passato, ma non solo. «È necessario svuotare completamente le piastre poco abitate e riunire le famiglie in quelle dove, ad esempio, abbiamo contabilizzatori funzionanti, in grado di registrare regolarmente i consumi. Il Comune per favorire tali spostamenti potrebbe accollarsi i costi del trasloco e degli allacci delle utenze. La Corte dei conti avrebbe a quel punto solo di che congratularsi con il Comune». E proprio sui contabilizzatori, attraverso i quali dovranno essere calcolati (già a partire dallo scorso aprile) i singoli consumi, Trifuoggi ha aperto un’inquietante parentesi. «Moltissimi contabilizzatori non funzionano, altri sono stati danneggiati. E c’è chi li ha staccati e riattaccati per pagare meno. E poi andrebbero tarati ogni cinque anni, operazione molto costosa da fare all’estero. Inoltre, si riproporranno le inique differenze di consumi tra un alloggio e l’altro, tra palazzine costruite meglio ed altre paragonabili a dei colabrodi». Come dire, e Trifuoggi lo aveva già detto al suo arrivo in giunta, che quelle palazzine sono una iattura per le casse comunali. Ma intanto, c’è da chiedersi quando il vicesindaco lascerà la giunta per avere le mani più libere in campagna elettorale.

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