L'Aquila, pronte le diffide a chi non paga il Piano Case
L’assessore comunale Lelio De Santis: ai morosi "cronici" sarà bloccato il riscaldamento, in vista una raffica di sfratti
L’AQUILA. «Alcuni cittadini ci stanno marciando» così ha dichiarato di recente il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente in riferimento a quanti, abitanti delle aree del Progetto Case, risultano, a vario titolo, morosi.
Sono in totale 1500 i nuclei assegnatari degli alloggi, morosi parziali o totali, contro i quali l'amministrazione non può transigere.
Per 822 di questi arriva la stretta del Comune, una diffida amministrativa li raggiungerà a partire da oggi. Quattro messi comunali in una settimana notificheranno il provvedimento che invita i cittadini a pagare quanto dovuto entro e non oltre dieci giorni. Si tratta di cittadini morosi totali, cioè persone che non hanno mai pagato. A renderlo noto è stato l'assessore comunale alle finanze Lelio De Santis: «Non intendiamo come Comune andare incontro al giudizio della Corte dei Conti. Abbiamo situazioni di morosità che durano da tre anni, per 1500 utenti. Per ogni nucleo familiare si tratta di circa 2000 euro, pagamenti mai effettuati relativi ai consumi per la permanenza negli alloggi del progetto Case». Il testo del Comune, a firma della dirigente del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio, Enrica De Paulis, e del dirigente del Settore avvocatura, Domenico De Nardis, è formalmente un sollecito di pagamento e spiega che l'inadempienza porterà alla sospensione dell'erogazione del gas per riscaldamento e che nei casi di morosità superiore a due mesi, scatterà lo sfratto.
«Non vogliamo sentire parlare di bisognosi – ha aggiunto De Santis – a chiunque abbia difficoltà di pagamento il Comune andrà incontro. Qui invece si tratta di persone che possono pagare, che stanno economicamente bene, ci sono anche diversi professionisti. Basta citare i risultati del provvedimento pilota sulle due aree di Sant'Antonio e Gignano: i morosi erano 182, dopo il provvedimento hanno pagato in 172. Se si fosse trattato di persone in difficoltà non avrebbero pagato comunque. Gli altri dieci li stiamo verificando e perseguendo».
Nessun alibi dunque per gli 822 nuclei familiari che entro dieci giorni dal ricevimento della diffida dovranno pagare. Ci vorrà una settimana per raggiungere tutti i morosi dislocati nelle 17 aree del Progetto Case (Sant’Antonio e Gignano sono già state interessate dal provvedimento). Dopodiché scatteranno altri provvedimenti destinati ai cittadini che risultano morosi parziali.
«Come ha dimostrato il provvedimento pilota -ha concluso l'assessore De Santis- quando l'Amministrazione si mostra determinata, chiara e trasparente i risultati si ottengono, e si evitano inutili contenziosi».
Barbara Bologna
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