tasse

L'Aquila, protesta con un pallottoliere contro Equitalia

Rossi (allevatori del Cospa) denuncia: conti da rifare. L'ente di riscossione: norme rispettate

L'AQUILA. Un pallottoliere gigante con cento palle rosse davanti alla sede di Equitalia del capoluogo abruzzese. Dino Rossi, leader dell’omonima azienda agricola di Ofena, nonché portavoce del Cospa (associazione di allevatori) ha ripreso così la protesta contro la società di riscossione tributi. «Porto qui davanti questo strumento rudimentale, ma decisamente funzionale – ha spiegato installando il pallottoliere nel parcheggio antistante la sede di via Strinella –  che l’ente dovrà utilizzare per fare bene i conti». 

L’allevatore, che la scorsa estate si era presentato davanti a Equitalia con trattore, campanacci e rotoballe, denuncia condizioni di difficoltà da parte di tutte le aziende agricole che fanno i conti con la crisi e le difficolta del post-sisma. Non solo, nel documento diffuso tra giornalisti e passanti, incuriositi dall’insolita protesta, lamenta di aver subìto un pignoramento di 46mila euro.

«Si tratta di atti di pignoramento duplicati – viene spiegato – quando la duplicazione degli atti è vietata per legge. La cosa più grave è che mi è stato bloccato un conto corrente, a tutt’ora bloccato, uno strumento di lavoro, anche in funzione della legge antiriciclaggio. E il conto si può sbloccare solo accettando il rateizzo del debito».

Per il portavoce del Cospa il problema è anche dovuto dal fatto che «pur avendo più volte chiesto tramite raccomandata l'ammontare del debito, si limita solo a chiedere di accettare un rateizzo. Ma come si può firmare un rateizzo se non si conoscono gli importi e soprattutto gli interessi e le spese varie fatte lievitare?».

 In merito «all'azione dimostrativa del signor Dino Rossi davanti allo sportello dell'Aquila, Equitalia ha agito correttamente in base a quanto previsto dalla normativa vigente»: è quanto si legge in una nota diffusa nel pomeriggio.

«Già nei mesi scorsi - prosegue il comunicato di Equitalia - il signor Rossi è stato contattato e ha ricevuto tutta l'assistenza e le informazioni in merito alla sua situazione. Gli è stata prospettata la possibilità di rateizzare il suo debito nei confronti dello Stato e dei vari enti pubblici creditori secondo modalità e criteri stabiliti dalla legge». «Gli uffici di Equitalia sono sempre a disposizione del signor Rossi per ogni ulteriore chiarimento - conclude la nota - anche riguardo alla specifica richiesta di conoscere i criteri di calcolo e le disposizioni normative sugli interessi di rateazione che vengono applicati dagli enti creditori».