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L'Aquila, sacerdote picchiato in strada: è stato scambiato per un amante in fuga

Disavventura a Fontecchio per giovane diocesano di Pettino: l'aggressore lo ha bloccato con l'auto, malmenato e preso il telefonino perché credeva che avesse una relazione con la moglie

L'AQUILA. Circa 40 minuti di vero terrore per il giovane vice parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi, nel quartiere aquilano di Pettino, don Pino Del Vecchio. Il sacerdote, economo diocesano della curia aquilana, è stato in pratica sequestrato e poi picchiato da uno sconosciuto che lo ha più volte minacciato di morte prima di riuscire a fuggire e denunciare l’accaduto ai carabinieri. Alla base del gesto ci sarebbe stata la convinzione da parte dell'aggressore che il sacerdote, molto conosciuto e stimato, fosse l'amante della moglie tanto di averlo accusato di essere appena uscito dalla sua casa. I militari ora stanno indagando per verificare il racconto e risalire all’identità dell’aggressore.

I gravi fatti si sono verificati ieri sera, domenica 26 gennaio, intorno alle 19, fuori dal centro abitato del comune di Fontecchio, centro ad una trentina di chilometri dall'Aquila. Secondo la ricostruzione fornita dal prelato, il parroco stava procedendo con la sua auto in direzione Castelvecchio Subequo, dove lo attendevano i frati nel convento di San Francesco. All’improvviso è stato prima affiancato da un’altra auto e poi costretto a fermarsi e scendere da un uomo in evidente stato di concitazione: costui avrebbe accusato il sacerdote di essere appena uscito dalla sua abitazione, sostanzialmente accusandolo di essere l’amante della moglie.

Don Pino ha provato a far capire che si trattava di un clamoroso scambio di persona, ma l’uomo non ha voluto sentire ragioni ed è riuscito a strappargli il telefono cellulare di mano che ha controllato minuziosamente alla ricerca di prove della relazione extraconiugale. A quel punto è cominciato un vero e proprio inferno con accuse, minacce di morte, urla, spintoni. Don Pino, in preda al terrore, ha provato a fermare alcune auto che transitavano, ma nessuno degli automobilisti ha raccolto l’appello, forse impauriti dalla situazione. Dopo circa 40 minuti il parroco è riuscito a tornare in possesso del cellulare, non prima di essere stato colpito con due pugni in faccia e a rispondere alle chiamate ripetute dei frati che lo cercavano, allarmati dal ritardo.

Don Pino è riuscito a raccontare l’accaduto al telefono e così facendo i frati hanno allertato immediatamente i carabinieri della stazione di Fontecchio e il 118. L’uomo, nel frattempo, si è dileguato. Il sacerdote è stato così trasportato in ospedale dove gli sono state curate ferite giudicate guaribili in cinque giorni.

Don Pino ha sporto denuncia contro ignoti: i carabinieri di Sulmona hanno avviato le indagini per risalire all’identità dell’aggressore. Secondo quanto si è appreso di tratterebbe di un uomo di Fontecchio che i carabinieri avrebbero già identificato anche attraverso il numero della targa fornita dal sacerdote.

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