L'Aquila, telecamere e sensori contro i vandali in centro

Sono 2.400 gli aquilani che sono tornati a vivere dentro le mura storiche Cialente annuncia: videosorveglianza contro furti, risse e degrado

L’AQUILA. Il centro storico terra di nessuno. Al calar della sera strade e piazzette, le poche totalmente praticabili, restano in balìa del popolo della notte. Di quella parte di divertimento malsano che sconfina oltre i limiti della buona educazione e del senso civico. In via Garibaldi, piazza Chiarino, piazza Regina Margherita, sotto i portici di San Bernardino, al parco del Castello lo scenario è sempre lo stesso: bottiglie di vetro infrante, lattine sparse a terra, bicchieri di plastica lasciati ovunque. Residui di cibo e, in qualche caso, persino profilattici. Non sono mancate le risse tra giovanissimi, per motivi futili e qualche drink in più. Qui, l’inciviltà regna sovrana. E gli aquilani insorgono: i 2.400 residenti dentro le mura storiche, che hanno scelto di tornare a vivere nel cuore della città, chiedono maggiori controlli. Il Comune ha promesso un intervento più incisivo delle attuali telecamere-trappola, dislocate in alcuni punti strategici: a breve verrà emanato il bando per la videosorveglianza e il monitoraggio del territorio. Un sistema informatico innovativo e complesso in grado di segnalare atti vandalici, furti e situazioni di emergenza.

DEGRADO IN CENTRO. È il week end, dal giovedì universitario al classico sabato sera, che il centro cittadino si trasforma. Spente le luci delle poche vetrine presenti lungo il Corso, iniziano i bagordi. «Ai tanti ragazzi che trascorrono serate in allegria senza creare problemi», segnalano alcuni residenti del centro, «si uniscono gruppi di giovani che si nutrono di eccessi: il risultato sono furti, atti vandalici ai danni delle auto parcheggiate, risse e degrado».

MAGGIORI CONTROLLI. Lo scenario che si presenta al mattino è desolante: vetri rotti, facciate dei palazzi storici appena ristrutturati deturpate dalle scritte, bicchieri di plastica sparsi dappertutto. E negli angoli più nascosti, persino preservativi. I residenti chiedono un aumento dei controlli «per evitare», dicono, «che allo sforzo congiunto di ripopolare la città, si risponda lasciando spazio al vandalismo e alla micro-criminalità».

BANDO VIDEOSORVEGLIANZA. Attualmente è in funzione una rete di telecamere-trappola, dislocate sia in centro che in periferia, ma l’amministrazione comunale ha in animo un progetto di più ampio respiro. «Stiamo preparando un bando smart», annuncia Massimo Cialente, «per il controllo integrato di tutto il territorio. Al sistema di videosorveglianza con le telecamere si aggiungeranno dei sensori e dei totem in grado di rilevare e fornire anche altre informazioni: dal rilevamento delle polveri sottili presenti nell’aria al controllo del traffico, l’accesso alle Ztl, la segnalazione di incidenti e ingorghi e la gestione dei flussi veicolari, oltre alla segnalazione di emergenza sanitarie. Tutti i dati confluiranno in un desk che li elaborerà e smisterà alle centrali di competenza, facendo scattare l’allarme, ad esempio, in caso di segnalazione di pacchi o persone sospette presenti, per un tempo prolungato, nello stesso luogo». A disposizione ci sono 4 milioni di euro per l’acquisto e la gestione dei sensori.

CONTROLLO INQUINAMENTO. In via sperimentale, verranno posizionati, lungo la strada statale 17, nel tratto compreso tra l’uscita del casello autostradale e la rotatoria di Pile, 18 totem in grado di rilevare i livelli di inquinamento atmosferico.

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