L’archeologa Tuteri in giunta: il sindaco le affida la Cultura

Classe 1955, andrà a sostituire nell’esecutivo la collega Ceccaroni già da tempo dimissionaria E si allontanano le ipotesi di un rimpasto dopo il rafforzamento del gruppo consiliare di Di Piero
SULMONA. È imminente l’arrivo del nuovo assessore alla Cultura a palazzo San Francesco. Il sindaco Gianfranco Di Piero è pronto ad assegnare la delega all’archeologa Rosanna Tuteri che andrà a ricoprire l’incarico di assessore alla Cultura, una poltrona rimasta vacante dopo le dimissioni, per motivi personali, di Emanuela Ceccaroni, sua collega. Classe 1955, in servizio al ministero per i Beni e le attività culturali dal 1983 e attualmente in pensione, quello della Tuteri è sicuramente un nome di rilievo nel settore della cultura, ma lontano dai giochi politici. L’ingresso di Tuteri nell’esecutivo smorzerà definitivamente anche le ipotesi di rimpasto in giunta vociferate negli ultimi giorni dopo il passaggio della consigliera Teresa Nannarone, dal Pd al gruppo “Liberi e forti”, del consigliere Maurizio Proietti (dimessosi anche dal consiglio provinciale) e della consigliera Caterina Di Rienzo (sua moglie) nella squadra del sindaco dove c’è anche il consigliere Francesco Perrotta. A nove mesi dalle elezioni comunali, che hanno portato Di Piero ad indossare la fascia tricolore, c’è il primo cambio di guardia che però non sembra provocare quello scossone immaginato all’interno dell’assise civica. La tempesta annunciata è stata “arginata” con il rafforzamento della maggioranza e in particolare del gruppo “Liberi e forti” dove sono confluiti Proietti e Di Rienzo precedentemente collocati nel gruppo misto e, quindi, lontani da Di Piero e i suoi. Le tensioni, quindi, potrebbero terminare definitivamente con l’arrivo di Tuteri a palazzo San Francesco. Proprio come dichiarato dal primo cittadino nei giorni scorsi toccherà a lui l’ultima parola sulla scelta dell’assessore, proprio come previsto dalla legge. Una nomina che sarà fondamentale anche alla luce della candidatura di Sulmona a capitale italiana della cultura 2025 e dei numerosi progetti per il recupero dei beni storici e architettonici della città. Intanto, non si spengono le polemiche tra i vari gruppi politici. L’ex vice segretario del circolo cittadino Pd, Carlo Piccone, ha risposto alle critiche mosse dall’opposizione.
«È curioso che le critiche arrivino da chi come Salvatore Zavarella si è contraddistinto per aver lasciato i civici o con i quali si era candidato alle scorse elezioni per passare con Fratelli d’Italia che si vocifera avergli promesso una candidatura regionale», ha detto Piccone. «Curioso anche che le critiche arrivino da chi come Andrea Gerosolimo ha fatto del trasformismo politico il suo segno distintivo nascosto dal paravento del civismo per cambiare casacca a ogni elezione pur di mantenere il potere. Abbiamo lasciato il Pd locale ma non i nostri ideali a favore di chi sa quali interessi. Rimaniamo persone di sinistra, rimaniamo nel nostro alveo politico naturale, non entriamo in Italia Viva».
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