L'orso Juan Carrito, questa volta niente raid: trovato nella grotta
Il plantigrado al centro di due versioni: secondo i carabinieri forestali ha avuto un malore, secondo il Parco è stato narcotizzato per cambiargli il radiocollare ed è in buone condizioni di salute
SULMONA. Che cosa è successo all'orso Juan Carrito, il pantigrado conosciuto per i raid nei pollai e le sue scorribande lungo la Valle del Sagittario? Secondo una nota dei carabinieri forestali ha avuto un malore e si è rifugiato in una grotta. Secondo invece un post del Parco nazionale d'abruzzo Lazio e Molise l'orso è, sì, stato trovato in una grotta dove però è stato narcotizzato e gli è stato cambiato semplicemente il radiocollare. Nessun malore, quindi secondo il Parco, perché quando l'orso si è svegliato sarebbe andato via in un buono stato di salute.
In ciascuno dei due casi Juan Carrito torna a far parlare di sè, e questa volta non per qualche suo raid. E la sua espressione nella foto mentre dorme narcotizzato esprime tenerezza. L'orso si era rifugiato in una grotta nei pressi del chiosco di Prato Nevoso nel comune di Villalago e secondo la nota dei militari forestali era "in evidente stato di difficoltà". Tanto da essere soccoso dal personale stesso della Stazione di Scanno e dal veterinario del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Nella nota si legge che dopo aver narcotizzato il plantigrado, il veterinario ha provveduto a effettuare la visita, le analisi e alla sostituzione del radiocollare. Al risveglio dalla narcosi, il plantigrado si è dileguato lentamente nel bosco e solo nella mattinata di oggi i carabinieri forestali lo hanno avvistato nuovamente mentre si aggirava nei pressi di Villalago. Il veterinario avrebbe formulato diverse ipotesi circa il malore dell'animale: indigestione, intossicazione o stress. Il riscontro si potrà fare con l'esito delle analisi.
Fin qui la prima versione su quanto avvenuto a Juan Carrito. La seconda l'ha riportata il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise sulla pagina facebook. "Ci sembra doveroso dover smentire le notizie che si stanno rincorrendo, da alcune ore, su alcuni quotidiani on line circa un malore che avrebbe colto l'orso Juan Carrito", inizia la nota secondo la quale l'orso si era rifugiato nella grotta dove è stato poi avvistato da alcuni turisti che hanno allertato i carabinieri forestali di Scanno, i quali, a loro volta, hanno chiamato il veterinario del Parco "per valutare sul posto la fattibilità della cattura per sostituire il radiocollare". "La squadra di cattura è intervenuta, ha svolto tutte le operazioni previste dal protocollo, compresi i prelievi ematici, sostituito il radiocollare e rilasciato l'animale che si è allontanato", sostiene il Parco. I campioni ematici sono stati inviati allo Zooprofilattico di Teramo per capire le condizioni generali dell'orso. E questa mattina i biologi del Parco sono tornati nella zona, come di routine, per monitorare l'orso, rilevando il suo buono stato di salute.
La nota si conclude poi con un'annotazione: "E' sempre più difficile fare una comunicazione di qualità se bisogna rincorrere le notizie. Ricordiamo a tutti che uno dei compiti principali del Parco è la tutela di questo meraviglioso plantigrado e la stessa passa anche attraverso un'informazione puntuale e corretta". Dimenticando tuttavia che l'altra versione arriva dai carabinieri forestali che erano a loro volta intervenuti con il veterinario... del Parco.