L’Udu: «In arrivo altri tagli ai numeri programmati»

L’AQUILA. Ulteriori riduzioni ai numeri programmati dell’Ateneo aquilano sono nel “cassetto” della rettrice Paola Inverardi per il prossimo anno. A essere “tagliati” saranno gli immatricolati per i...

L’AQUILA. Ulteriori riduzioni ai numeri programmati dell’Ateneo aquilano sono nel “cassetto” della rettrice Paola Inverardi per il prossimo anno. A essere “tagliati” saranno gli immatricolati per i corsi di Biotecnologie, che passerà da 150 a 75 studenti, e di Scienze biologiche, da 280 a 150. Una scelta che potrebbe incidere sul numero totale di iscritti, già in calo rispetto all’anno scorso. A lanciare l’allarme è l’Unione degli universitari (Udu) e in particolare il coordinatore per L’Aquila, Mattia Scarsella. «Da sempre contestiamo la politica del numero programmato», spiega, in riferimento alla scelta di applicare lo sbarramento dal corrente anno accademico su quattro corsi: Psicologia, Biologia, Biotecnologie e Scienze motorie. «A nostro avviso si sarebbe potuto evitare. L’introduzione dei numeri programmati, infatti, fa riferimento a una normativa nazionale che non è obbligatoria, ma costituisce requisito per la valutazione di un corso ai fini dell’accreditamento ministeriale. Basti pensare che in atenei come Catania sono stati cancellati tutti i numeri programmati già attivi negli anni passati. Il decreto 47 che regola i numeri chiusi, infatti, entra in vigore gradualmente. Non abbiamo mai appoggiato la strategia politica della rettrice, di cui già paghiamo le conseguenze: gli iscritti sono calati in un solo anno da 24130 a 21035, il 13% in meno, come dimostrano i dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti. Restringere ulteriormente l’accesso a due di questi corsi di laurea significa decretare un’ulteriore diminuzione di studenti». Mentre i numeri programmati di Psicologia e Scienze motorie resteranno fermi, infatti, rispettivamente a 300 e 230 iscrizioni, si taglieranno oltre 200 iscritti negli altri due corsi di laurea. «Una scelta inaccettabile contro la quale siamo pronti a far sentire la nostra voce», conclude Scarsella. «Dai dati in nostro possesso L’Aquila è già diventata il fanalino di coda del Sud in termini di variazione di immatricolati».

Michela Corridore

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