La città al voto per il sindaco: sui cantieri è sfida tra i candidati 

Biondi: «Ecco quello che abbiamo fatto in questi cinque anni». Gli sfidanti: «Solo spot elettorali» I tre nomi finora ufficializzati a confronto sulle principali realizzazioni che sono in via di ultimazione

L’AQUILA. Una decina di tagli del nastro e inaugurazioni di opere pubbliche da restituire alla città caratterizzeranno i prossimi mesi, prima delle amministrative: si partirà da Palazzo Margherita, il 31 marzo, poi sarà la volta di piazza Regina Margherita e a seguire del Torrione, dell’Asilo occupato, del cantiere per la nuova pavimentazione del centro, del parcheggio a raso di Porta Leoni e ancora della tribuna davanti alla Porta Santa di Collemaggio. Un cronoprogramma fittissimo che si traduce nel «coronamento di anni di lavoro» per il centrodestra e in una «manovra elettorale, che nasconde numerose incompiute» per l’opposizione. Dopo la tabella di marcia pubblicata sul Centro di ieri ecco cosa ne pensano il sindaco (ricandidato) e i suoi per ora due sfidanti.
«la città cambia volto»
«In questi 5 anni è stato avviato un percorso destinato a cambiare il volto della città», commenta Pierluigi Biondi, attuale sindaco, candidato del centrodestra per il secondo mandato. «Ad aprile sarà avviato il cantiere per la nuova pavimentazione in centro storico mentre è in fase di pubblicazione la gara d’appalto per la riqualificazione di piazza Duomo. Su piazza Regina Margherita nei giorni scorsi è stata effettuata la gettata di cemento e, tecnicamente, occorrono una ventina di giorni affinché i materiali facciano presa e si consolidino, ma anche in questo caso gli interventi, finanziati dalla Fondazione Carispaq e che interessano anche largo Tunisia, termineranno entro il prossimo mese». Non solo. «Ho programmato per i prossimi giorni un sopralluogo a Palazzo Margherita per verificare lo stato dell’arte: la sala consiliare sarà restituita sicuramente alla fine di marzo», assicura il sindaco. «Per il Palazzo di città è stata quest’amministrazione a rimettere in fila le cose e procedere all’avvio delle opere dopo la surreale apertura del cantiere del 2016, fatta da chi ci ha preceduti, senza che, in realtà, ve ne fossero le condizioni. Entro questo mese, poi, è attesa la consegna del progetto esecutivo per il Ponte Belvedere che rientra in un processo di rigenerazione urbana che interesserà l’intera area di Fontesecco e Borgo Rivera, contenuta in un Masterplan che stiamo condividendo con l’Urban Center». Un altro fondamentale progetto, per Biondi, è la prossima realizzazione del parcheggio a raso a servizio del centro storico, che soffre di una cronica carenza di posti auto: «Entro la prossima settimana saranno consegnati i lavori per la demolizione delle palazzine Ater a Porta Leoni, cui seguiranno tutte le attività propedeutiche all’abbattimento degli edifici, come lo svuotamento degli appartamenti».
«TEMPISMO PERFETTO»
«Un tempismo perfetto: oltre la deadline del prossimo maggio, in coincidenza con la scadenza del mandato del sindaco, non si può certo andare». Commenta così il cronoprogramma di inaugurazioni previste per il prossimo mese Americo Di Benedetto, consigliere regionale di Legnini presidente, e comunale del Passo Possibile, che guiderà una coalizione moderata e civica come candidato sindaco. «Su Palazzo Margherita (ma senza la Torre civica ancora in restauro) dopo più di 13 anni dal sisma, numerosi ritardi tecnici e continue verifiche sullo stato d’avanzamento dei lavori, forse è la volta buona, collaudo finale permettendo. Per il recupero di piazza Regina Margherita moltissimo, in realtà, si deve sia all’efficace raccolta di firme di residenti del centro storico e associazioni civiche, sia al cospicuo finanziamento aggiuntivo da parte della Fondazione Carispaq. Sulla ripavimentazione del centro storico, se oggi si può procedere al rifacimento in varie zone è solo per aver completato a suo tempo i lavori del primo stralcio dei sottoservizi cittadini. E quanto ancora si potrebbe migliorare nella gestione della città se si decidesse di iniziare i lavori, finalmente, anche sugli altri lotti aggiudicati, meno critici rispetto al centro storico, i cui contratti sono stati firmati nel 2016/2017. Non trovo, infine, ci sia molto da esultare neanche per quanto concerne il parcheggio di Porta Leoni e la ricostruzione del Ponte Belvedere. Nel primo caso ci “prendiamo” uno spazio a raso utile in tempi rapidi laddove l’esigenza primaria era, in realtà, quella di un recupero funzionale dell’intera area a ridosso delle mura civiche, nel caso del Ponte Belvedere le esigenze “inaugurative” dell’amministrazione si scontrano, da ultimo, con quelle ben più importanti legate all’iter burocratico di approvazione del progetto».
DOVE SONO LE SCUOLE?
La deputata Pd Stefania Pezzopane, unica candidata sindaca donna, al momento, più che di inaugurazioni, preferisce parlare di incompiute del centrodestra: «Partiamo dalle scuole; nel 2017 la destra ha vinto cavalcandone il tema, ma oggi ha difficoltà persino su quelle che godono dei poteri commissariali ottenuti con il mio lavoro durante il governo Conte 2. Delle 8 scuole annunciate per maggio, forse solo 2 vedranno avviati i lavori: le sole concluse e aperte sono quelle di Cialente. Sui progetti strategici per la città, Biondi ha saccheggiato i finanziamenti della precedente giunta e invece dei parcheggi ha preferito la ripavimentazione del Corso che poteva essere finanziata con fondi sisma 2009. Non decolla neanche il recupero di palazzi strategici: penso al quarto cantone e al cinema Massimo. Un plauso invece va alla Fondazione Carispaq: piazza Regina Margherita e il Torrione sono solo gli ultimi due regali; si era messa a disposizione anche per l’auditorium del Parco: ma il sindaco non ha gradito. Poi ci sono le opere che fanno grande una città: la ferrovia per Roma, dove mi sono già spesa e continuerò a farlo, la realizzazione della variante dell’Aquila e il collegamento con Pescara; il parco archeologico di Amiternum e Forcona. E poi le opere di rinascita cittadina», conclude, «l’ex San Salvatore, Palazzo Carli, il parco di Collemaggio, il recupero della cinta muraria e di viale della Croce Rossa. Infine, i servizi: la mancata realizzazione della sede del Comune in via XXV Aprile, opera fatta finanziare dal Cipe con 35 milioni; piazza d’Armi col suo parco urbano, il teatro-auditorium, i servizi, il parcheggio interrato di 400 posti e la manna dal cielo arrivata grazie al mio lavoro con Pnrr Sisma e scuola Vigili del Fuoco. Questo e tanto altro al centro del mio progetto».
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