La Corale Gran Sasso alla 50esima edizione dell’Europeade

L’AQUILA. La Corale Gran Sasso diretta dal suo maestro Carlo Mantini parteciperà alla 50esima edizione dell’Europeade, ossia il festival più importante dedicato a gruppi di ballo e musica popolare e...
L’AQUILA. La Corale Gran Sasso diretta dal suo maestro Carlo Mantini parteciperà alla 50esima edizione dell’Europeade, ossia il festival più importante dedicato a gruppi di ballo e musica popolare e folk, che coinvolge oltre 4 mila partecipanti provenienti da ogni parte d’Europa. L’edizione 2013 sarà speciale perché è la cinquantesima, un traguardo di continuità che pochi festival del genere possono vantare in Europa. La manifestazione si svolgerà da giovedì 18 a domenica 21 luglio nella cittadina di Gotha, in Germania.
Ancora una volta la Corale Gran Sasso sarà fra i 4.300 partecipanti, 186 gruppi provenienti da oltre 20 nazioni diverse e rappresenterà la città dell’Aquila in tutte le manifestazioni ufficiali dell’Europeade: concerti in varie piazze, concerto-evento dei cori, manifestazioni di apertura e chiusura, corteo e altri eventi. Si tratterà della sua 28esima partecipazione all’Europeade (su 50 totali). In totale quest’anno sono 12 i gruppi italiani presenti e le regioni rappresentate oltre l’Abruzzo, sono la Calabria, la Sardegna e l’Alto Adige.
Altri due gruppi abruzzesi parteciperanno alla manifestazione: il Coro Folkoristico di Picciano e “La figlia di Jorio” di Orsogna. La Regione sarà dunque interamente rappresentata. La Corale Gran Sasso ha avuto l’onore, l’anno scorso a Padova di presenziare il cambio di consegna della bandiera dall’Italia alla Germania, davanti a decine di migliaia di persone, attraverso i rappresentanti del Comune di Padova e il sindaco di Gotha. Un gesto che ha visto la città di Padova e nel corso di questi anni, e il Comitato internazionale europeade, molto vicini al capoluogo terremotato. «La Corale con grande sforzo» è scritto in una nota «continua ad onorare il nome dell’Aquila e dell’Abruzzo, attraverso la musica che la caratterizza nelle sue radici profonde, in questo prestigioso contesto internazionale, nonostante sia ancora senza una sua sede, distrutta dal sisma del 6 aprile 2009».
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