La Marsica dice addio all’avvocato Terra

L’autopsia ha confermato che si è trattato di un infarto. Il figlio Berardino: «Non dimenticherò mai i suoi insegnamenti»

LECCE NEI MARSI. «Non dimenticherò mai gli insegnamenti di mio padre. Mi ha insegnato il rispetto degli altri e nella professione il rispetto delle norme deontologiche e quello delle parti, che siano esse quelle dell’attore o della controparte. Mio padre vivrà per sempre dentro ognuno di noi». L’avvocato Berardino Terra ricorda così suo padre Callisto, anch’egli legale del Foro di Avezzano, morto sabato, intorno alle 12,30, sulla strada statale 83, che unisce Gioia a Pescasseroli. Oggi, alle 14, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Lecce, don Vincenzo Piccioni celebrerà i funerali. Il 23 marzo Terra avrebbe compiuto 67 anni. L’autopsia eseguita ieri all’ospedale di Avezzano dal medico legale nominato dalla Procura della Repubblica, Cristian D’Ovidio, ha accertato che il noto avvocato è morto per un infarto fulminante. «Sarebbe morto anche in un ospedale», conferma il figlio, «non si è accorto di nulla».

All’esame hanno partecipato anche i consulenti di parte nominati dalla famiglia, amici di sempre dell’avvocato Terra: Mauro Arcangeli e Giuseppe Stornelli. È stata dunque confermata l’iniziale tesi degli inquirenti, per cui si era trattato di un malore. I carabinieri sul posto, infatti, avevano sentito un automobilista testimone del fatto che l’Audi A5 su cui viaggiava il noto legale procedeva verso Pescasseroli con una velocità moderata, quando all’improvviso è uscita dalla carreggiata, finendo giù per un dirupo, facendo un “volo” di circa 80 metri.

«L’avevamo scelto perché diventasse il presidente del Lions club», racconta l’amico di sempre Antonello Del Fosco, anche commercialista della famiglia del legale. «Il club l’anno prossimo compie 50 anni dalla fondazione e Terra sarebbe stato la persona ideale, per spessore morale. Era apprezzato e stimato da tutti, lo dimostra il fatto che davanti alla camera ardente allestita all’obitorio, si è creata una fila talmente lunga che hanno dovuto chiudere più tardi», va avanti. «Amava la sua terra, stava organizzando un percorso turistico che avrebbe valorizzato l’emissario del Fucino. Perdiamo una persona di un valore insostituibile».

«Quando arrivava lui al negozio era la gioia, era la vita», commenta il barbiere Fernando Bernabale. «Piangiamo la morte di un grande uomo». Terra non era solo uno degli avvocati più conosciuti della Marsica, ma era anche un politico appassionato. Negli anni ’70 fu segretario della Democrazia cristiana e nell’85, con la sua squadra, riuscì a battere alle elezioni comunali il professore Mario Spallone.

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