La morte di Alvaro, il dolore della scuola

4 Marzo 2015

Avviso di garanzia al preside e a una sua collaboratrice, biglietti di addio degli studenti: «Eri un padre per tutti noi»

AVEZZANO. «Eri una persona speciale, un gran lavoratore e un padre per tutti noi. Ci mancherai Pirolo». Con queste poche parole la classe IV C dell’istituto Geometri di Avezzano ieri mattina ha salutato su un biglietto Alvaro Pirolo, morto schiacciato da una pressa. Intanto, ieri pomeriggio, la procura della Repubblica ha notificato avvisi di garanzia per omicidio colposo al preside, Corrado Dell'Olio, difeso dall’avvocato Roberto Verdecchia e a un’impiegata amministrativa, assistita dall’avvocato Franco Colucci. Un atto dovuto a seguito delle indagini sul caso.

Lo storico collaboratore scolastico dell’Alberti aveva 59 anni ed è morto l’altro pomeriggio in un grave incidente sul lavoro, all’interno di un sottoscala della scuola. Insieme a due colleghi, stava spostando una pressa con un carrello manuale. Il macchinario, in dotazione dell’istituto, viene utilizzato per la misurazione dei blocchi di calcestruzzo ed è utile agli studenti per fare i test di resistenza.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Avezzano, al comando del luogotenente Bruno Tarantini, la pressa è caduta dal carrello mentre i tre la stavano spostando e ha schiacciato Pirolo, morto subito dopo il trasporto in ospedale. «Per tanti eri un piccolo bidello, per noi rappresentavi il pilastro portante del nostro istituto, resterai nelle fondamenta del nostro cuore» si legge su un altro biglietto lasciato su un mazzo di fiori, sulla scalinata della scuola «hai lasciato una parte di te in ognuno di noi e continuerai a farci sorridere con i tuoi ricordi. Ti vogliamo bene! Le tue “bestie”».

Sono le 11,30 il giorno dopo la tragedia: all’ingresso dell’Alberti si respira un’atmosfera quasi surreale. I professori non lasciano mai soli gli studenti, che si soffermano, soprattutto durante la ricreazione, nelle vicinanze del luogo dell’incidente.

«La nostra scuola oggi è a lutto», commenta l’insegnante di lettere, Daniela Buzzelli, «Alvaro era una persona eccezionale. I ragazzi sono commossi. È una morte che non doveva accadere. La priorità in questa giornata non è fare lezione». Con lei gli studenti Marco Torge e Alessandro Coletti che a stento riescono a trattenere le lacrime, «per noi era un padre», sussurrano. «Siamo scioccati e profondamente addolorati», intervengono Roberta Spera, Carlotta Morgante, Fabiana Luzzi e Valeria Federici, «abbiamo letto dell’accaduto su internet. Il figlio di Pirolo, Ennio, è il nostro professore di laboratorio».

Tanti gli insegnanti che si sono avvicinati all’area sequestrata, per cercare di capire come possa essere accaduto l’incidente. «Un colpo terribile», dicono Fabrizio Rampa, Mario Lorenzo e Moreno Di Cintio, quest’ultimo ex docente, arrivato ad Avezzano per portare un saluto ai colleghi, «era di una disponibilità infinita».

All’interno della scuola, c’è un silenzio che fa male. All’interno della stanza della presidenza il dirigente Dell’Olio è affiancato dalla vice Giuseppina Carusoni: «Siamo sconvolti perché siamo legati alla famiglia Pirolo da un affetto particolare. Suo figlio è un nostro insegnante. Persone di una bontà non comune. Abbiamo tutti un grande dolore».

Intanto amici e parenti si sono stretti intorno alla moglie Patrizia e ai figli Mirko, Ennio e Moira che ha ringraziato tutti gli amici per i tanti pensieri, anche con un post su facebook. Commosso il ricordo di Domenica, collaboratrice scolastica della scuola materna di via Salto: «L’altra sera mio figlio, studente dei Geometri mi ha detto: “Mamma, lo sai, Pirolo sapeva che ero mancato da scuola perché ero stato male. Mi ha visto aspettare fuori perché le porte erano chiuse e mi ha aperto subito dicendomi “Entra e non prendere freddo. È così buono”. Dopo poco ci è arrivata la tragica notizia, il dolore non ci ha fatto dormire». Oggi, su Pirolo sarà eseguito un esame per accertarne le cause della morte. Subito dopo i funerali.

Magda Tirabassi

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