La Otefal chiede la Cassa
L’azienda lamenta una flessione delle commesse
L’AQUILA. Ordinativi in flessione alla Otefal. L’azienda, la terza in città per numero di occupati, ha richiesto la cassa integrazione a rotazione per 13 settimane. Il 17 febbraio verrà firmato l’accordo con i sindacati. Si allunga, così, l’elenco delle aziende aquilane «in sofferenza». Con 203 dipendenti, la Otefal rappresentava una delle realtà industriali più consolidate sul mercato locale.
Lo stop, seppure momentaneo, della produzione segnala una fase di criticità per il gruppo Otefal, che ha sede centrale a Bergamo e fabbriche in Italia e all’estero.
«L’azienda», conferma l’Unione industriali, «ha fatto richiesta di cassa integrazione ordinaria a rotazione per tredici settimane. Il verbale di accordo verrà discusso e sottoscritto nell’incontro fissato per il 17 febbraio, nella nostra sede di Pile. La riunione servirà anche a fare chiarezza sull’andamento dell’azienda rispetto al mercato».
Alla base della decisione del gruppo lombardo di sospendere momentaneamente l’attività lavorativa, una flessione delle commesse che ha fatto scendere la produzione.
«Il segnale», afferma Confindustria, «della crisi che avanza nel nostro comprensorio e che, purtroppo, colpisce realtà produttive che finora non hanno mai dato segni di cedimento».
La Otefal, nata a Bergamo nel 1967, si è insediata all’Aquila nel 1988 dove si è specializzata nella verniciatura in continuo dell’alluminio. È il primo gruppo al mondo a sviluppare un processo di verniciatura a ciclo continuo per la produzione di laminati di alluminio preverniciati con prodotti in polvere. Per rispondere ai criteri di efficienza commerciale l’azienda ha aperto sedi in tutto il mondo: Germania, Russia, Thailandia, Abu Dhabi.
«L’investimento più recente», sottolinea Confindustria, «riguarda un’innovativa linea di verniciatura a polvere-liquido per la produzione di prodotti altamente tecnologici, ideali per le applicazioni architettoniche. L’azienda opera all’Aquila da oltre dieci anni: l’auspicio è che si tratti di una momentanea flessione del mercato e delle commesse, che non vada a compromettere l’attività futura dello stabilimento».
La Otefal rappresenta numericamente una delle industrie più grandi, nel settore metalmeccanico, all’Aquila. La produzione spazia dai laminati metallici ai pannelli, rivestimenti architettonici e di facciate. In seguito alla carenza di ordinativi l’azienda ha richiesto la cassa integrazione a rotazione per i 203 lavoratori dello stabilimento di Bazzano. La cassa fa riferimento ad un periodo di 13 settimane, ma solo in sede di trattativa sindacale sarà possibile fare luce sul futuro dell’azienda.

Lo stop, seppure momentaneo, della produzione segnala una fase di criticità per il gruppo Otefal, che ha sede centrale a Bergamo e fabbriche in Italia e all’estero.
«L’azienda», conferma l’Unione industriali, «ha fatto richiesta di cassa integrazione ordinaria a rotazione per tredici settimane. Il verbale di accordo verrà discusso e sottoscritto nell’incontro fissato per il 17 febbraio, nella nostra sede di Pile. La riunione servirà anche a fare chiarezza sull’andamento dell’azienda rispetto al mercato».
Alla base della decisione del gruppo lombardo di sospendere momentaneamente l’attività lavorativa, una flessione delle commesse che ha fatto scendere la produzione.
«Il segnale», afferma Confindustria, «della crisi che avanza nel nostro comprensorio e che, purtroppo, colpisce realtà produttive che finora non hanno mai dato segni di cedimento».
La Otefal, nata a Bergamo nel 1967, si è insediata all’Aquila nel 1988 dove si è specializzata nella verniciatura in continuo dell’alluminio. È il primo gruppo al mondo a sviluppare un processo di verniciatura a ciclo continuo per la produzione di laminati di alluminio preverniciati con prodotti in polvere. Per rispondere ai criteri di efficienza commerciale l’azienda ha aperto sedi in tutto il mondo: Germania, Russia, Thailandia, Abu Dhabi.
«L’investimento più recente», sottolinea Confindustria, «riguarda un’innovativa linea di verniciatura a polvere-liquido per la produzione di prodotti altamente tecnologici, ideali per le applicazioni architettoniche. L’azienda opera all’Aquila da oltre dieci anni: l’auspicio è che si tratti di una momentanea flessione del mercato e delle commesse, che non vada a compromettere l’attività futura dello stabilimento».
La Otefal rappresenta numericamente una delle industrie più grandi, nel settore metalmeccanico, all’Aquila. La produzione spazia dai laminati metallici ai pannelli, rivestimenti architettonici e di facciate. In seguito alla carenza di ordinativi l’azienda ha richiesto la cassa integrazione a rotazione per i 203 lavoratori dello stabilimento di Bazzano. La cassa fa riferimento ad un periodo di 13 settimane, ma solo in sede di trattativa sindacale sarà possibile fare luce sul futuro dell’azienda.