La Piana del Cavaliere guarda al turismo 

Il Comune di Pereto ottiene finanziamenti per la valorizzazione della faggeta più vasta d’Europa

PERETO. Non solo industrie. Ora la Piana del Cavaliere, per lo sviluppo e la crescita economica del territorio, punta anche sul turismo montano. A fare il primo passo è stato il Comune di Pereto, che attingendo ai fondi stanziati dall’Unione europea per la forestazione ha presentato alla Regione un progetto che prevede la valorizzazione e la fruizione turistica della faggeta, considerata la più vasta d’Europa, che Pereto condivide con Tagliacozzo e Cappadocia. Il progetto, che prevede la ristrutturazione del rifugio di Campo Catino a 1.500 metri di altitudine e la realizzazione di un percorso naturalistico ad anello, in questi giorni ha avuto il via libera dalla Regione. Dunque l’appalto dei lavori, che il Comune conta di ultimare prima dell’estate, non dovrebbe tardare. La spesa si aggira sui 350mila euro. Il Comune di Pereto vi concorrerà con 60mila euro. Somma che conta di incassare dalla vendita agli abitanti del legname ricavato dal taglio del legname. A trarre dei benefici dall’iniziativa sarà l'intera Piana del Cavaliere. L’insediamento di industrie, a partire dagli anni Settanta, ha fatto la fortuna del Carseolano. I fattori che hanno favorito la nascita del distretto industriale della Piana sono stati i consistenti incentivi statali, la vicinanza dalla Capitale e l'essere il Carseolano attraversato oltre che dalla Tiburtina Valeria anche dalla ferrovia e dall’autostrada. Una condizione ideale dunque per il trasporto delle merci. La crisi industriale degli ultimi anni, però, non ha risparmiato questo territorio. Da qui l'idea del Comune di Pereto di utilizzare i circa 2.500 ettari di faggeta per promuovere un turismo ecosostenibile. «Roma», spiega il sindaco Giacinto Sciò, «è a 50 chilometri, nei week end e in estate la Piana di riempie di turisti. E allora abbiamo pensato di mettere a disposizione di questi nostri ospiti un polmone verde, come la splendida faggeta, che tutto l’Abruzzo ci invidia. Abbiamo presentato un progetto alla Regione, che ci è stato approvato, per usufruire dei fondi comunitari con i quali realizzeremo un percorso naturalistico di 10 chilometri, ideale anche per trekking e mountain bike. Inoltre ristruttureremo, ampliandolo, un rifugio in quota. Così daremo la possibilità a tanti romani di passare le vacanze o il fine settimana a stretto contatto con la natura. D’inverno poi sarà possibile praticare sci da fondo che ai benefici dell’attività sportiva unisce il piacere di godere uno splendido paesaggio. I vantaggi che ne deriveranno per l’economia della Piana del Cavaliere saranno notevoli».
©RIPRODUZIONE RISERVATA