La rivoluzione di Grippo: vigili urbani tutti in strada

Il comandante «a tempo» firma la riorganizzazione della polizia municipale Nascono gli 007 contro gli abusi edilizi e una squadra commercio anti-abusivi

L’AQUILA. Dalla finestra del suo ufficio nel comando di via Scarfoglio si gode la vista della montagna di Bagno. Ma abbassando lo sguardo si notano i tetti variopinti delle casette abusive sparse sul territorio e, più in primo piano, le auto in sosta selvaggia e le corse folli in centro abitato.

Il comandante della polizia municipale Ernesto Grippo ha un doppio vantaggio: all’Aquila non ha «amici» – nel senso di cointeressenze, collegamenti, parentele, legami o comparatici di varia natura – e a Capodanno sarà altrove. Ma non soltanto per il brindisi. Il suo contratto è a tempo determinato: sei mesi, scadenza 31 dicembre 2014. Il comandante «precario», allora, non vuole sprecare questo tempo. C’è tempo per raddrizzare le cose. Respinge l’accusa di essere uno «sceriffo» delle multe. Parla di regole. E di doveri. Per primo il suo e dei suoi vigili, cioè quello di farle rispettare. E mette le mani, per la prima volta dopo anni, sulla riorganizzazione complessiva del comando della polizia municipale. La determinazione dirigenziale che dovrà traghettare il sistema verso l’assetto definitivo, superando la situazione post-sisma, è pronta. Ecco cosa prevede.

DOPPIO TURNO. In via transitoria sono stati istituiti due macro-ambiti (denominati servizi) e due uffici di staff al dirigente. Il numero 2 del Comando è il tenente colonnello Lucio Di Berardino. Ha deciso di lasciare la divisa l’ex comandante Eugenio Vendrame («Lo stimo, tanto che gli ho chiesto di restare», rivela Grippo) divenuto funzionario della Protezione civile. I vigili a tempo pieno del comando aquilano sono 55. La precedente organizzazione si articolava su tre turni, dalle 7 alle 24. Ma all’ultimo turno restavano appena due agenti, di fatto bloccati al comando e, dunque, non operativi. «Impensabile un assetto del genere con l’organico a disposizione, meglio due turni da sei ore piene, operative, che altre soluzioni», spiega Grippo. Fermo restando che saranno garantiti servizi straordinari di controllo (movida e altre esigenze) in sinergia con altre forze e su ordinanza del questore. Sarà inoltre attivata la reperibilità. La nuova organizzazione sarà caratterizzata da due turni «al fine di garantire servizi per almeno 10 ore giornaliere». A partire dal 6 ottobre i turni di lavoro saranno di 6 ore (e non di 7) per i servizi e i nuclei: 7,30-13,30 e 13,30-19,30 nel periodo ottobre-maggio e 8-14 e 14-20 nel periodo giugno-settembre.

TUTTI FUORI. Il nuovo comandante vuole tutti i vigili operativi sulla strada. «Restano in ufficio», spiega, «coloro che sono incaricati di accogliere i cittadini e chi si occupa della gestione degli atti e delle multe, che qui da noi è interna».

I NUOVI 007. Cinque unità sono state destinate al nucleo Polizia commerciale-annonaria-occupazione di suolo pubblico, settore che prima annoverava un solo vigile. Verranno incrementati i controlli alle attività commerciali. Nasce anche – novità assoluta – la Polizia edilizia con sei agenti. A loro il compito di stanare gli abusi, comprese le casette post-terremoto.

LE MULTE. Per farsi un’idea delle multe in città basta dare un’occhiata ai numeri. Ci sono anche parecchie caselle con lo 0 che fanno aggrottare le ciglia al comandante Grippo. «Non sono io che faccio troppe multe», conclude il colonnello. «Il fatto è che in passato non se ne facevano proprio».

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