La scuola De Amicis potrebbe diventare un supermercato

 L'AQUILA. «A chi viene qui per giocare, o perchè ha trovato l'Eldorado, noi rispondiamo con i fatti». Piglio sicuro e determinato, quello del sindaco Massimo Cialente mentre guarda i progetti sparsi sul tavolo, «realizzati dai miei dipendenti terremotati», sottolinea soddisfatto. E i fatti annunciati sono un programma di ricostruzione da oltre 51 milioni di euro, pronto a partire in «una delle costole più importanti del centro storico», l'area di San Bernardino, destinata a diventare un vivace polo culturale. I sei piani di recupero su edifici pubblici danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009 sono stati illustrati dallo stesso sindaco e dagli assessori alla Ricostruzione e Ricostruzione pubblica, Pietro Di Stefano e Vladimiro Placidi.  I finanziamenti provengono dagli accrediti messi a disposizione dal commissario per la ricostruzione. Per sbloccarli, visto che dovevano essere inseriti nel bilancio del Comune in dirittura d'arrivo il 31 agosto, è stato siglato un cosiddetto «atto d'intesa» con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, la Direzione regionale dei Beni Culturali e il vice commissario ai Beni Culturali.  DE AMICIS. Il 29 agosto saranno aperte le buste per esaminare le offerte pervenute per la gara d'appalto e entro settembre verrà redatto il progetto integrato. Tempo tre anni e sarà concluso l'intervento di recupero completo e consolidamento della scuola elementare «De Amicis». L'importo complessivo dei lavori è di 16 milioni e 600mila euro, di cui 946mila euro provenienti da una donazione effettuata dalle «Amiche per l'Abruzzo», un gruppo di cantanti di fama internazionale - tra cui Laura Pausini, Gianna Nannini, Giorgia, Elisa e Fiorella Mannoia che ha devoluto all'iniziativa l'incasso di due concerti. Si tratta di un progetto complesso, messo a punto dagli uffici comunali del settore Ricostruzione pubblica, in base ad uno studio realizzato dal Disat dell'Università degli Studi dell'Aquila, che si occupa di studi sull'ingegneria sismica. Un progetto flessibile, che lascia aperta la futura destinazione d'uso dell'immobile: ancora una scuola, oppure un centro commerciale di lusso.  TEATRO. Per il restauro del Teatro comunale ci sono 12 milioni e 200mila euro, di cui 1 milione e 600mila euro raccolti dal giornalista Bruno Vespa attraverso la trasmissione Porta a Porta. Altri 416mila euro vanno al Ridotto del Teatro, per completare gli interventi già realizzati e che hanno permesso, già da tempo, la riapertura di quest'ultima sala. EX SCIENTIFICO. Nell'edificio di via Maiella verrà ospitato un avveniristico Urban center, cioè un luogo dove allestire strutture per favorire il dibattito su ricostruzione e sviluppo della città. Si parte con un importo di 2,5 milioni di euro. In futuro, nascerà qui il Museo della ricostruzione e si pensa ad un impianto di collegamento con piazza Bariscianello. ATER E OOPP. A breve sarà presentato lo studio di riqualificazione dell'area degli immobili Ater di Porta Leone, frutto di un protocollo d'intesa tra Comune e facoltà di Architettura di Firenze: i lavori sono stati quantificati in 2,4 milioni di euro. E' in fase di progettazione il parcheggio interrato sotto piazza San Bernardino, per un importo di 10 milioni di euro, e sono già in corso le procedure di gara per il recupero dell'ex sede del provveditorato delle Opere pubbliche, sotto i portici di San Bernardino (9 milioni di euro). In previsione anche il recupero dell'ex Distretto militare. E spostandosi da San Berardino, già appaltati i lavori per le mura storiche della città e per il Palazzetto dei Nobili. Inoltre, ci sono 2,4 milioni di euro per il San Filippo e, ultima novità, 1,6 milioni per il cinema Massimo. Il sindaco e gli assessori hanno rivolto un particolare ringraziamento agli uffici comunali «che si sono prodigati in modo encomiabile per la redazione dei progetti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA