La storia del marsicano che vende gelati agli eschimesi

Valerio Venti, 31 anni di Avezzano, ha una gelateria in Finlandia: 600 coni al giorno e 250mila euro di fatturato l’anno

AVEZZANO. Quando si dice «vendere il ghiaccio agli eschimesi». Una cosa irrealizzabile? Macché. Tra i detti paradossali questo degli eschimesi dovrebbe essere cancellato perché a un avezzanese è proprio riuscito di realizzarlo. Cose che possono fare solo gli italiani, avrebbe detto un grande giornalista come Luigi Barzini.

E Valerio Venti, 31 anni, laurea in management e comunicazione d’impresa conseguita in Italia, ad Helsinki (Finlandia) è considerato il gelataio più famoso mai arrivato a quelle latitudini. «Calma, calma», si schermisce subito Venti, al telefono da Helsinki, «non è che io sia venuto qui per produrre gelati, ma come si dice ho seguito il cuore».

Già, perché Valerio a Roma, qualche anno fa, ha conosciuto Tiina Karhu. Amore a prima vista. I primi viaggi in Finlandia per andare a trovarla. Da cosa nasce cosa. Vorrebbe fermarsi. Intanto da Tiina comincia ad apprendere i rudimenti della lingua. Ma come e di cosa vivere nel Paese delle renne? Ovvio, di gelati gli dice Tiina: «I finlandesi vengono in Italia anche per mangiare gelati». Non ci pensa due volte. Valerio torna in Italia e fa subito un corso, anche grazie all’aiuto del maestro gelatiere Paolo Scafati, altro marsicano. Venti è bravo, portato per il mestiere. Riparte e apre la gelateria in un ex mattatoio che il Comune di Helsinki ha ristrutturato e dedicato a centro commerciale (oltre alla gelateria, un pub, la macelleria più in della capitale e una distilleria). È un successo: non fa in tempo a produrre il gelato artigianale che subito viene divorato. È un via vai: 500-600 gelati al giorno. Una produzione quotidiana di un quintale e mezzo. Per far fronte alla domanda assume cinque dipendenti e oggi è in procinto di iniziare l’attività street food con un furgone Ape, come quelli usati in Italia negli anni del boom economico. Il colpo pubblicitario arriva con il New York Times, qualche mese fa. Il primo quotidiano Usa, pubblicando la guida “Come trascorrere 36 ore ad Helsinki”, indica la gelateria “Jadelino” come tappa obbligata. «Quanto ho investito all’inizio dell’impresa? Non molto, 30 mila euro io e altrettanti Tiina», spiega Venti. Oggi il fatturato supera i 250 mila euro l'anno. «Ma non è sulla quantità che puntiamo», conclude, «il nostro successo lo dobbiamo al gusto tutto italiano».

Dario Pallotta

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