La strada è chiusa, anzi no: «Il cartello è ingannevole»

25 Settembre 2024

L’AQUILA. Tre cantieri, un semaforo mobile e un senso unico alternato per lavori. Il tutto nel giro di poche decine di metri. Quelli cioè di via Fontesecco, arteria strategica per l’accesso delle...

L’AQUILA. Tre cantieri, un semaforo mobile e un senso unico alternato per lavori. Il tutto nel giro di poche decine di metri. Quelli cioè di via Fontesecco, arteria strategica per l’accesso delle auto in centro storico attraverso via Sallustio, suo prolungamento stradale. Accesso alle auto, e talvolta anche ai pedoni, inibito però dal cartello “strada chiusa”, comparso di recente sulla recinzione del cantiere centrale, quello dei sottoservizi. Anche se poi, in realtà, allo scoccare del verde, si procede fino a scoprire che via Fontesecco è tranquillamente transitabile, tanto quanto via Sallustio, al punto che si transita senza alcun problema fino a via Camponeschi, o in alternativa fino alla sommità di via Sallustio, all’intersezione tra il corso principale e piazza Duomo, per quanto tra due ali di operai edili. Ma tanto è bastato a scatenare le proteste dei commercianti del centro storico, già alle prese con una perdurante compressione del flusso di clienti, in una fase di restyling urbanistico a tappe forzate in vista dei grandi appuntamenti del capoluogo: l’imminente anno giubilare e quello della capitale della cultura 2026.
I COMMERCIANTI
«Di problemi qui ce ne sono, e parecchi. Magari fosse solo un cartello» dice Giuseppe Tomei, attore teatrale, scrittore, nonché tra i responsabili di Spazio rimediato, uno dei presidi culturali più frequentati del capoluogo, in via Fontesecco. «La situazione è drammatica. Attualmente c’è un senso unico alternato su una strada già stretta di per sé, a cui si aggiunge il divieto di parcheggio su entrambi i lati. I disagi sembrano quelli di Roma senza però Roma intorno. Noi, per quanto ci riguarda, il 5 ottobre cominciamo con gli spettacoli della nuova stagione teatrale, però già stiamo sperimentando le enormi difficoltà di chi frequenta i nostri corsi di recitazione e scrittura creativa, senza parlare delle mamme che ci lasciano i figli per il corso di disegno e hanno esigenza anche solo di accostarsi nei pressi della nostra sede e che invece sono costrette a girare per il centro a caccia di un parcheggio per poi accompagnarli a piedi, qualora lo trovino. Il tutto nella speranza che ora non vengano anche scoraggiate da una segnaletica non corrispondente alla realtà, visto che via Fontesecco, nonostante i disagi, è ancora percorribile. Noi in ogni caso andiamo avanti» dice. «Non ci ha fermati il terremoto, non ci ha fermati la pandemia, e non sarà certo un cartello sbagliato a fermarci».
«Quel cartello andrebbe tolto e possibilmente sostituito da nuovi parcheggi» è invece il pensiero di Anna Giulia Ciccani, titolare dell’Anfora, un negozio di ceramiche di Castelli in via Patini (traversa di collegamento tra via Sallustio e piazza Duomo), che ad aprile prossimo spegnerà le 50 candeline di attività. «La mancanza di parcheggi resta il problema principale per noi commercianti, perché con tutte queste difficoltà nel trovare un posto dove lasciare la macchina, è normale che anche i clienti latitino».
«Il problema non è il cartello ma la mentalità degli aquilani» sostiene dal canto suo Maria Visioni, titolare insieme a sua sorella Alessandra di Soul Sisters, studio di makeup in via Patini. «Se si abbandonasse l’idea di voler parcheggiare per forza, oltre che per comodità, di fronte ai negozi, anche il problema della mancanza di posti auto sarebbe meno avvertito, così come quello di un cartello sbagliato».
IL PUNTO DI VISTA DEL COMUNE
Dal Comune però rassicurano premettendo che il cantiere in questione è in capo alla Gran Sasso Acqua. «Potrebbe esserci stato un errore con la segnaletica, ma la strada non verrà chiusa, anche perché il cantiere dei sottoservizi graverà su un solo lato della carreggiata, per cui la transitabilità resta assicurata, per quanto a senso unico alternato».
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