«La superstrada va finita»

L’Aquila-Amatrice, in campo il comitato di Capitignano

CAPITIGNANO. Il Movimento civico per Capitignano e frazioni torna sull’argomento delle incompiute stradali per rilevare come «a seguito dell’allarme lanciato qualche tempo fa sulla probabile “morte” della strada delle Capannelle per disinteressamento della politica, nessuna risposta sia giunta ai cittadini, da parte di coloro che dovrebbero essere deputati a rappresentare e difendere il territorio e la popolazione».

«Ciò» afferma il Movimento civico «sta a significare che i cittadini di Capitignano dovranno rassegnarsi a dover guardare a vita quel triste cartello con su scritto “strada chiusa”. Sempre in tema di incompiute stradali, avevamo evidenziato che la superstrada L’Aquila-Amatrice avrebbe (forse) ricevuto un finanziamento derivante da un progetto non cantierabile dell’aquilano e che su tale questione la politica si era già sbilanciata nel diffondere la notizia di aver individuato i fondi necessari per terminare il terzo lotto dell’arteria, oltre ad aver annunciato l’approvazione del progetto del quarto lotto da parte del Cipe. L’ex vicesindaco dell’Aquila Giampaolo Arduini ha recentemente esternato la preoccupazione in merito alle dichiarazioni del presidente di Confindustria Chieti che ha manifestato l’intenzione di chiedere alla politica il dirottamento sulla fondovalle del Sangro di quegli stessi fondi derivanti da progetti non cantierabili sinora sbandierati per la superstrada L’Aquila-Amatrice. Se ciò dovesse corrispondere a verità starebbe a significare che nessun impegno formale sarebbe stato sinora preso per vincolare quei fondi alla superstrada dell’Alta Valle dell’Aterno e, conseguentemente, tutte le garanzie verbali sinora udite resterebbero solo messaggi elettorali personalistici. D’altronde chi ha buona memoria sa che sarebbe più che giusto impegnare quei fondi sulla superstrada, visto il “credito”, in termini di considerazione morale, che può vantare la nostra zona per aver, già in passato, ceduto consistenti fondi alla galleria di Campo Felice».

Il Movimento civico per Capitignano e frazioni «pur comprendendo che la campagna per le elezioni regionali, già in corso, dia licenza a ciascuno di mettersi in mostra ai soli fini della propria visibilità, prende atto di tutte le dichiarazioni enunciate a favore del completamento del terzo e quarto lotto dell’Aquila-Amatrice ed attende di veder trasformate le parole in fatti. Ma avvisa che, in caso di mancato affidamento dei lavori o di avvio dell’iter burocratico prima della consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, proporrà con determinazione ai cittadini di tutta l’Alta Valle dell’Aterno di ricorrere alla protesta civica mediante la riconsegna delle schede elettorali, così come avvenne nel 2009 per opera del Comitato unitario per far inserire i paesi di Capitignano, Montereale e Cagnano Amiterno nel fatidico cratere e che registrò una adesione media di circa il 92%. Operazione, quest’ultima, da non dimenticare, poiché in aggiunta all’azione amministrativa dei tre sindaci consentì il raggiungimento di quell’obiettivo salvando, di fatto, l’economia, il patrimonio edilizio e l’occupazione di tutto il territorio dell’Alta Valle dell’Aterno».

Il Movimento,infine, invita a non sottovalutare l’ importanza che riveste la superstrada, «oggi ancora più vitale a causa del ritorno nei paesi dell’Alta Valle dell’Aterno delle famiglie che a seguito della situazione aquilana del post sisma hanno dovuto, o preferito, lasciare la città.Speriamo che anche le altrui “disgrazie progettuali” alle quali ci si era affidati, non si traducano in benefici economici per territori già più ricchi e dotati di abbondanti servizi a discapito delle zone più povere e meno rappresentate” dalla politica che continua ad apparire sulla stampa con dichiarazioni che non portano a risolvere nulla».

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