Lancia: a rischio la facoltà di Scienze infermieristiche
AVEZZANO. Giovani studenti della facoltàdi Scienze infermieristiche di Avezzano e Sulmona rischiano di essere trasferiti nella sede centrale dell’Aquila. L’allarme è stato lanciato dal professor...
AVEZZANO. Giovani studenti della facoltàdi Scienze infermieristiche di Avezzano e Sulmona rischiano di essere trasferiti nella sede centrale dell’Aquila.
L’allarme è stato lanciato dal professor Loreto Lancia, presidente del corso di laurea in Scienze infermieristiche, preoccupato per le sorti della facoltà. Infatti recenti scelte, operate dalla Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, prevedono la soppressione dei ruoli di coordinatore nelle sedi formative di Avezzano e Sulmona e la conseguente centralizzazione di questa funzione nel distretto dell’Aquila. Il professor Lancia infatti spiega che «l’organizzazione di questo corso di laurea è fondata su una partecipazione ben definita in termini di legge tra università e Asl di riferimento».
Il corso di infermieristica, attivo da oltre un decennio nel territorio, vanta centinaia di studenti iscritti, molti dei quali provenienti dalle regioni del Centro-sud e ben inseriti nel tessuto sociale della città di Avezzano. La presenza di una facoltà universitaria rappresenta una grande fonte di ricchezza, che è stata raggiunta anche grazie all’impegno dello stesso professor Lancia e di altri che come lui si sono spesi per l’attivazione di questo corso ad Avezzano. Lancia ricorda che questo servizio, tra gli altri, ha due vantaggi importanti: «In primo luogo consente alla maggior parte dei laureati di trovare un impiego stabile in poco tempo e inoltre non sottrae alcuna risorsa alle casse comunali».
Tra le diverse preoccupazioni del presidente di questo corso di laurea la principale è che venga garantito il mantenimento di servizi qualitativamente accettabili per gli studenti delle sedi periferiche. La chiusura e il trasferimento all’Aquila della facoltà di Scienze infermieristiche comporterebbe l’ennesima perdita di risorse fondamentali per tutto il territorio ma in particolar modo per i giovani, che si troverebbero costretti o a doversi trasferire in un’altra città o ad affrontare nuove spese quali i costi dei trasporti per raggiungere l’eventuale nuova sede.
Pierpaolo Ambrogi
Giada Giffi
Giulia Fantauzzi
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