Sanità, salvi i 150 lavoratori della Asl: contratti prorogati per 4 anni

La situazione si è sbloccata a seguito del meeting, a palazzo Silone, tra il governatore e i responsabili dell’ Azienda sanitaria locale del capoluogo
L’AQUILA «Non c’è alcun licenziamento in vista, voglio tranquillizzare i lavoratori, le loro famiglie e i sindacati». Queste le parole pronunciato dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio al termine della riunione con i vertici della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila sul futuro dei 150 lavoratori a rischio impiegati nel servizio di supporto tecnico e amministrativo, finiti in ferie forzate da giovedì. Parole che, nel giro di poche ore, sono diventate realtà: nel pomeriggio è arrivata la delibera numero 1021, a firma del direttore generale della Asl 1, Ferdinando Romano, che ha sbloccato la procedura di aggiudicazione della gara per l’affidamento al gestore, la Rti Biblos società cooperativa universitaria - Vigilantes group srl - Az Solution. Il costo della proroga dei contratti, di quattro anni, è di oltre 26 milioni. Inizialmente il Dipartimento regionale sanità aveva imposto lo stop al procedimento, sulla base di «gravi danni al sistema sanitario regionale», ma alla fine l’impasse è stata superata.
«NESSUN LICENZIAMENTO»
Il governatore Marsilio ha provato a calmare le acque, dopo l’incontro avuto in mattinata con i responsabili del Dipartimento regionale Sanità e della Asl 1: «Non ci saranno licenzia menti. Al contrario», ha dichiarato, «stiamo procedendo alla conclusione di una procedura concorsuale per assumere il personale necessario e superare la stagione del precariato. Tra l’Asl e il Dipartimento sono in corso gli approfondimenti opportuni perché questa fase di transizione e di trasformazione è molto delicata, sia sotto il profilo degli strumenti di legittimità amministrativa che per quanto attiene al percorso contabile. L’Asl sta fornendo al Dipartimento tutti i chiarimenti al fine di individuare il percorso che porterà alla chiusura delle esternalizzazioni dei lavori affidati attraverso contratti di servizi esterni e personale, somministrato attraverso questa formula». Parole che sono diventare realtà nel giro di poche ore. Marsilio ha comunque voluto sottolineare che «sono due decenni che si utilizzano questi strumenti, sui quali è discutibile l’attribuzione a una categoria o un’altra di tipologia di veste giuridica dello strumento utilizzato. È una triste eredità del passato, quella di avere avuto troppo precariato, troppe esternalizzazioni anche dove non servivano. Noi le stiamo lentamente, ma con determinazione, superando». Ha poi ricordato che «questa amministrazione ha trasformato migliaia di contratti a tempo determinato in assunzioni a tempo indeterminato dopo concorsi regolari e trasparenti, permettendo a migliaia di famiglie abruzzesi di trovare serenità e dando stabilità al servizio sanitario attraverso medici, infermieri, operatori sanitari che siano gratificati e sicuri nel loro lavoro. Sono sicuro che a breve questi chiarimenti porteranno l’Asl a poter aggiudicare intanto l’appalto di servizi in corso», ha concluso Marsilio, «e a garantire questa transizione nei pochi mesi utili a concludere le operazioni di assunzione del personale, ripristinando la pienissima regolarità e trasparenza nella gestione dei servizi e del personale delle Asl».
IL NODO DEI NUMERI
Le contestazioni della Regione alla Asl 1 facevano leva sul numero dei dipendenti appartenenti al ruolo amministrativo e tecnico registrato nel primo trimestre 2025 nelle quattro aziende sanitarie abruzzesi: nella Asl 1 sono 1.134, di cui 263 (amministrativi) + 871 (tecnici), nella Asl2 sono 1.268 di cui 303 (amministrativi) + 965 (tecnici), nella Asl 3 sono 1.036 di cui 252 (amministrativi) + 784 (tecnici) e nella Asl 4 sono 1.042, di cui 249 (amministrativi) + 793 (tecnici). «I 150 dipendenti che sarebbero coinvolti nella procedura di gara di appalto per il supporto amministrativo e tecnico», si legge nella nota del 15 maggio scorso inviata dalla Regione alla Asl 1, «andrebbero ad aggiungersi unicamente al numero dei dipendenti della Asl1, determinando una disparità di personale tra le aziende che, allo stato delle informazioni agli atti, non risulta motivata».
SINDACATI CAUTI
«Dalla Asl arriva la conferma», affermano Francesco Marrelli e Anthony Pasqualone della Cgil, Fabrizio Truono e Antonio Ginnetti della Uil, Piero Di Natale e Vincenzo Mennucci della Cisl, «che si è proceduto all’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Inoltre, è pervenuta la convocazione della prefettura dell’Aquila prevista per martedì 20 maggio alle 12 per il previsto tentativo di conciliazione. Prendiamo atto favorevolmente di tale disposizione, che rappresenta un primo obiettivo raggiunto che potrà permettere una continuità lavorativa per i 150 lavoratrici e lavoratori delle società cooperative interessate, oltre che il ripristino dei servizi pubblici essenziali rivolti all’utenza che, nella giornata odierna sono stati interrotti o comunque ridotti; contestualmente, però, ribadiamo la necessità di condividere un percorso politico tecnico sindacale che restituisca le necessarie garanzie a tutto il personale. Infatti, a oggi tutto il personale interessato è stato collocato in ferie forzate e non siamo ancora a conoscenza della ripresa dell’attività lavorativa, in secondo luogo riteniamo urgente la convocazione di un tavolo permanente di confronto per una risoluzione definitiva di tutto il sistema appalti della Asl 1 in modo da fornire garanzie. La protesta continua, in attesa dell’esito del tavolo prefettizio e della istituzione del tavolo tecnico-politico-sindacale, anche attraverso un presidio permanente dei lavoratori davanti la giunta regionale e che, nella giornata di martedì 20, si sposterà davanti alla prefettura dell’Aquila».
MA TAGLI ANCHE NEL CHIETINO
«Il personale ausiliario della Asl 02 Lanciano, Vasto e Chieti ha già ricevuto le lettere di licenziamento: se entro il 27 maggio non verrà rinnovato il contratto o concessa una deroga, una sessantina di lavoratori saranno lasciati a casa e le loro famiglie perderanno un reddito importante in un momento di crisi nera e di caro vita. Ancora una volta, la logica degli appalti multimilionari produce lavoro povero e precarietà, mentre i costi veri, quelli umani e sociali, li pagano i lavoratori e i cittadini». La denuncia è del capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale dell’Abruzzo, Francesco Taglieri. «Non è la prima volta che il personale ausiliario della sanità viene colpito: già negli anni scorsi ha subito riduzioni di salario, tagli alle ore lavorative e continue riorganizzazioni, tutte a senso unico, tutte in danno dei più deboli. Mentre il presidente Marsilio e la destra abruzzese continuano a spendere parole e promesse sulla centralità della sanità pubblica, la realtà racconta un’altra storia. La verità è quella di un fallimento totale, senza precedenti».